Il sostegno di Generazione Italia ai disabili e alle loro famiglie
Generazione Italia porta il proprio sostegno alle famiglie ed ai disabili italiani. Battaglia per la cancellazione di norme inique e discriminanti nei confronti dei disabili. Rammarico per la mancata adesione di parlamentari imperiesi al progetto
Il governo eleva la soglia di invalidità per ottenere la pensione dal 74 all’85%: nessun nuovo assegno, fra gli altri, per le persone down, per quelle con disturbi del comportamento e limitate capacità intellettuali, per gli amputati di braccio e spalla, per le persone sordomute, quelle colpite da psicosi ossessive o da tubercolosi polmonare, o quelle con sindrome schizofrenica cronica che abbiano disturbi del comportamento e delle relazioni sociali e limitata conservazione delle capacità intellettuali. E con loro, molte altre. È il piccolo esercito di invalidi che subirà più direttamente le conseguenze della manovra finanziaria varata dal governo: le loro malattie, infatti, secondo le tabelle predisposte dal ministero della Salute, rientrano fra la soglia minima di invalidità prevista finora per l’assegnazione del beneficio economico della pensione (il 74%) e il nuovo limite definito dal decreto legge dell’esecutivo, l’85%.
"L’Italia non è un Paese per disabili", commenta Gabriella D’Acquisto, presidente dell’Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) a. "La manovra – precisa -si abbatte come una valanga su concetti che credevano, ingenuamente, del tutto acquisiti, come la non discriminazione, il diritto di tutti a una vita dignitosa, la solidarietà sociale. Scopriamo invece – prosegue – che basterebbe un genitore con un incarico dirigenziale per perdere la possibilità dell’assistenza riconosciuta al disabile grave (i permessi ex art 33 della L. 104/92), scopriamo che in qualsiasi momento l’Inps può rimettere in discussione la situazione di chi per legge sarebbe esentato da revisioni, scopriamo che invalido è sinonimo di parassita". E di "caccia al disabile" parla l’Associazione nazionale italiana diversamente abili (Anida). "Si deve assolutamente impedire – si legge in una nota – che in questo clima da ‘caccia grossa al falso invalido, con una severissima revisione per i titolari di accompagnamento e l’innalzamento dei parametri della percentuale che dà diritto all’assegno di invalidità, si ponga in atto la ‘macelleria sociale’ che, di fatto, penalizza i veri disabili".
Il gruppo parlamentare che fa capo al Presidente Fini si è impegnato alla cancellazione di tali norme inique in sede di conversione del decreto legge.
Generazione Italia di Imperia riafferma che l’attenzione ai più deboli e alle loro famiglie è nel DNA di moltissimi uomini che si riconoscono nei valori del centro destra e deve essere la stella polare dell’azione politico amministrativa anche in momenti di crisi.
Un unico rammarico: nessun deputato dell’imperiese sta sostenendo tale battaglia e sull’home page del sito del PDL di Imperia neanche un accenno a questa importante iniziativa a favore dei disabili e delle loro famiglie. Forse avrebbe levato spazio al Berlusconi sorridente che inneggia alla libertà di impresa!…….
Basta far credere agli yes man che sempre tutto va bene.