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Ancora un intervento sulla presenza degli animali nel circo Orfei

17 giugno 2010 | 09:48
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Ancora un intervento sulla presenza degli animali nel circo Orfei

“Che si tratti di tigri, leoni ed elefanti o altri animali il principio non cambia: la loro natura non è quella di vivere per essere
prigionieri di un circo, soggetti ad una vita non degna di tale nome per il mero divertimento di qualche avventore”

Ho saputo che ospitate nella vostra città il circo Orfei.  Desidero invitarvi a riflettere sulla sofferenza che si cela dietro ai circhi con animali.
Che si tratti di tigri, leoni ed elefanti o altri animali il principio non cambia: la loro natura non è certo quella di vivere per essere
prigionieri di un circo, soggetti ad una vita non degna di tale nome per il mero divertimento di qualche avventore.
E ci permettiamo di sottolineare "qualche avventore", dal momento che i circhi con animali oggigiorno sopravvivono quasi esclusivamente grazie ai finanziamenti pubblici. Lo Stato tiene in vita i circhi con il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS). Ogni anno devolve al circo milioni di euro, spesso equivalenti all’incasso di un anno. Non ci vuole molto a capire che, se non fosse per i soldi pubblici, il circo con gli animali avrebbe già da tempo chiuso i battenti.
In un periodo di crisi come quello che la nostra società sta attraversando ci sembra oltremodo inaccettabile continuare a mantenere queste realtà obsolete e diseducative.
Un segnale importante che il Comune di Cordenons può dare a riguardo è, a nostro avviso, quello di non permettere l’attendamento di circhi con animali sul territorio, seguendo l’esempio di numerosi Comuni italiani.
Uno di questi esempi "virtuosi" lo avete davvero a due passi: a Pordenone, infatti, anni fa è stato emesso un regolamento con cui si vieta l’attendamento dei circhi con animali; francamente non vediamo validi motivi perché anche l’Amministrazione di cui Ella, Signor Sindaco, è massimo rappresentante, non possa fare altrettanto.
Tutto questo non accade di certo solo in Italia: proprio di recente in Bolivia è stata approvata la prima legge al mondo che vieta
l’uso di qualsiasi tipo di animale nei circhi.
Già in passato altri Stati avevano bandito l’utilizzo di quelli selvatici (Croazia, Singapore, Austria, Israele e Costarica), ma la novità assoluta è data dal fatto che per la prima volta si è legiferato per proibirne anche quello dei domestici. Inoltre alcuni circhi hanno da anni scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani "Flyng Fruit", i canadesi "Cirque du soleil", i francesi "Les Colporteurs", gli americani "Minimus", "Nuage", "Hiccup" e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri,
trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Questa è la direzione da seguire, l’unica civile. E’ naturale per gli animali essere esposti come merce, privati della libertà, esibirsi in un circo per il mero divertimento di uno sparuto pubblico pagante?
Obiettivamente, credo di no. Invece molti circensi continuano a sostenere che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali. Tutto questo dopo che l’animale è stato allontanato dal suo ambiente e posto in un luogo sconosciuto e ostile.
E Vi ricordo che l’habitat naturale di un elefante, solo per citare un esempio, non è certo il tendone di un circo, né tanto meno la gabbia dove viene stipato fra uno spettacolo e l’altro. A parte gli "spettacoli" e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati, soggetti al caldo e al freddo.
Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.
Gli animali sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno
commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita e la loro umiliazione durante gli spettacoli.
La logica della violenza perpetuata nei confronti degli animali è la stessa che ci consente poi di sfruttare l’uomo, come i casi più recenti di cronaca ci insegnano.
Lo spettacolo del circo, anche quando avvenga nel rispetto o meno delle leggi, e’ sempre basato sulla sottomissione/dominazione e sullo scherno.

Pertanto, viste le premesse sopra indicate, La invitiamo, Signor Sindaco, ad emettere con urgenza un regolamento per vietare
l’attendamento di circhi con animali nel Suo Comune.
E, nel caso specifico del Circo Orfei, La invitiamo a effettuare i dovuti controlli sanitari e a verificare la corretta affissione dei
manifesti e il rispetto delle norme CITES.

De Andreis Roberta da Savona, una lettrice di Riviera24

ps,vi allego questi:
http://www.ivg.it/2010/06/17/circo-a-savona-enpa-no-a-queste-crudeli-esibizioni/

http://www.savonaeponente.com/2010/06/17/il-circo-sbagliato/

e x finire guardate questi,ma abbiate il coraggio di guardarli tutti,specialmente il secondo,grazie
http://laverabestia.org/play.php?vid=1730

http://laverabestia.org/play.php?vid=208