Sabato 29 Maggio verrà inaugurato il ‘”Caveau del Rossese di Dolceacqua: la memoria in bottiglia”

24 maggio 2010 | 09:31
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Sabato 29 Maggio verrà inaugurato il ‘”Caveau del Rossese di Dolceacqua: la memoria in bottiglia”

L’associazione Vigne Storiche, che comprende un folto numero di aziende produttrici della prima D.O.C. ligure, il Rossese di Dolceacqua, appunto, ha ideato e sviluppato la prima memoria vivente collettiva del vino ligure

In occasione della prima edizione del rally ‘Ronde del Rossese’ e della Rassegna "I Tesori della Riviera dei Fiori" che si terrà Sabato 29 Maggio alle ore 16,30 ,  presso il Castello di Dolceacqua, verrà inaugurato il "Caveau del Rossese di Dolceacqua: la memoria in bottiglia".
L’associazione Vigne Storiche, che comprende un folto numero di aziende produttrici  della prima D.O.C. ligure, il Rossese di Dolceacqua, appunto, ha ideato e sviluppato la prima memoria vivente collettiva del vino ligure.
Nel Castello dei Doria, sarà allestita una sala, appositamente preparata, dove verranno accantonate ogni anno e qui custodite le migliori produzioni del Dolceacqua; le bottiglie pregiate verranno utilizzate per degustazioni future mirate alla conoscenza sempre più profonda di questo patrimonio enologico e culturale in senso ampio.
Il presidente dell’associazione Giulio Gajaudo ed il vicepresidente Filippo Rondelli vogliono ringraziare per il forte supporto il Comune di Dolceacqua, nella persona del Sindaco Fulvio Gazzola , e la Comunità Montana, nella persona del Presidente Gianstefano Orengo.
Le aziende aderenti all’associazione Vigne Storiche sono:

-Dallorto Luca
-Foresti
-Gajaudo
-Guglielmi Gianni
-Kamanciné
-Maccario Dringenberg
-Maixei
-Pisano Danila
-Tenuta Anfosso
-Terre Bianche
-Testalonga
-Tornatore Giuseppina

Presidente Giulio Gajaudo (per Gajaudo)
Vice Presidente Filippo Rondelli (per Terre Bianche)

L’adesione all’Associazione è aperta a tutti i produttori del Rossese di Dolceacqua.

Altre Informazioni:
L’associazione Vigne Storiche è nata nel 2007, con lo scopo di promuovere e valorizzare il Rossese di Dolceacqua (o Dolcecqua, come bisognerebbe chiamarlo) ed il suo territorio di origine. Grazie alle degustazioni ed alle visite ai vigneti, unici, organizzate dall’associazione alla presenza di illustri penne della stampa specializzata, grazie al clima di confronto tra i produttori e di reale stimolo alla crescita, nel 2009 il Dolceacqua è entrato a far parte dell’olimpo dei vini, premiato tra i migliori vini italiani dalle guide vini Ais, Gambero Rosso e L’Espresso. La notorietà del rosso ligure per eccellenza ha varcato i confini italiani e toccato, infine
nuovi mercati (nord Europa, Usa e Giappone).
I Comuni toccati dal Rossese di Dolceacqua, o Dolceacqua, D.o.c. sono principalmente Dolceacqua, Camporosso (Valnervia) Soldano, San Biagio (Valverbone) e paesi limitrofi. Le vigne di Rossese di Dolceacqua devono essere sulle alture delle colline, in piena vista del sole.
Il Rossese di Dolceacqua è un vino di colore rosso rubino, dal sapore sapido, morbido, fragrante e corposo e profumo intenso. Può essere abbinato sia alle carni bianche sia a quelle rosse, ma può essere gustato anche in altri momenti del pranzo (primi, formaggi ecc.)o con alcuni tipi di pesce.
Le richieste del mercato si orientano verso un prodotto giovane, leggero, da consumare nell’arco dei 2-3 anni, senza farlo eccessivamente invecchiare.
Tuttavia le migliori selezioni vengono nobilitate dal medio e lungo invecchiamento: si ha infatti la prova di degustazioni verticali a ritroso nel tempo sino a vini di oltre 30 anni: il patrimonio dei profumi evolve in questi casi sino a dare impagabili sensazioni olfattive che vanno dal rabarbaro al cuoio, passando dal pepe all’incenso. Si serve ad una temperatura tra i 16 e 18 gradi, alcuni amano berlo, se giovane, anche fresco.
La qualifica Superiore si deve ad un invecchiamento minimo di 1 anno e ad una gradazione alcolica non inferiore a 13 gradi.
Abbinamento gastronomico tipico: con l’antico e tradizionale stufato di capra con i fagioli, capretto ripieno, agnello al forno, coniglio all’erbette, vitella all’uccelletto, terrina di fagiano, faraona alla crema con funghi, tordi in casseruola e formaggette dell’alta val Nervia.
Abbinamento gastronomico alla tavola di tutti i giorni: se giovane con pesce azzurro, salumi rossi di media stagionatura persino sashimi di tonno; se invecchiato, con tutti quei piatti dotati di discreta materia grassa o dolce, coi quali la sapidità e la speziatura naturale del Rossese di Dolceacqua si fondono splendidamente.