Questa sera Cena slow food degli ortaggi d’eccellenza

26 maggio 2010 | 09:05
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Questa sera Cena slow food degli ortaggi d’eccellenza

Francesco Ammirati, proprio in considerazione di queste sue peculiari prerogative nobiliterà la serata in cui la filosofia Slow Food come sempre è regina

Si preannuncia molto interessante la cena di questa sera proposta dalla Condotta slow food Val Nervia e Otto Luoghi presso L’Aranceto, il Ristorante dell’albergo Villa Elisa in Via Romana 70 a Bordighera, dedicata agli ortaggi dell’eccellenza; saranno presenti 57 amici tra cui Francesco Ammirati Presidente Federazione cuochi della Provincia di Imperia  e Presidente Nazionale della Associazione Amici di Escoffier; l’Associazione è nata nel lontano 1955 a New York, oggi è una grande istituzione no profit che prevede, tra le altre cose, di sostenere la formazione attraverso borse di studio, per proseguire gli standard di alta cucine e tradizione tramandateci da Auguste Escoffier.
Francesco Ammirati, proprio in considerazione di queste sue peculiari prerogative nobiliterà la serata in cui la filosofia Slow Food come sempre è regina – commenta il fiduciario di condotta Luciano Barbieri-Slow Food e l’associazione fondata da Carlo Petrini nel 1986 per  dare la giusta importanza al  cibo, imparando a godere della diversità delle ricette e dei sapori, a riconoscere la varietà dei luoghi di produzione rispettando i ritmi stagionali e le peculiarità del territorio.                                              
Lo chef  Alessandro Cortese ci delizierà con un menù particolare con ortaggi d’eccellenza prodotti, come filosofia Slow Food impone, nel nostro territorio; apriremo con un aperitivo di benvenuto servito nello splendido giardino, messoci a disposizione dalla nostra ospite Signora Rita Oggero, con torta verde a base di erbette sardenaira e salatini; per proseguire con punte di asparagi violetti d’Albenga al vapore con salsa Olandese, Carciofo di Perinaldo lesso con calamaretto di paranza spadellato, tortelloni di carciofi al burro fuso su coulins d’asparagi, un trancio di pesce selvatico (non possiamo essere più precisi sul tipo di pesce poiché dipenderà dal pescato territoriale di giornata) con patate novelle e carciofi al forno; per terminare nougat “villa Elisa” Come sempre i vini sono risultato di attenta ricerca e cura quindi vi serviremo: Prosecco Brut Valdobbiadene Azienda Santa Margherita, Riviera Ligure di Ponente Pigato biologico “Ma Renè” 09 Az. Agricola BioVio, Riviera Ligure di Ponente Rossese biologico “U Bastiò” 09 Az. Agricola BioVio, Moscato d’Asti “Paie” 09 Cantina Alice bel Colle
La nostra condotta (che ricordiamo comprende il territorio di: Airole, Apricale, Baiardo, Bordighera, Camporosso, Castelvittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta S.Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia, Ventimiglia)  è da sempre vocata a cene di particolare cura ed attenzione e quindi sono particolarmente orgoglioso di quanto proposto – Dichiara Luciano Barbieri Fiduciario di Condotta-  poiché uno dei protagonisti della serata è il Carciofo di Perinaldo uno dei due presidi (l’altro è il fagiolo di Badalucco Conio e Pigna) Slow Food che nobilitano la nostra Condotta.
Il carciofo “violet” francese è stato introdotto a Perinaldo dalle truppe francesi napoleoniche nel 1796 durante la Campagna d’Italia. Questo carciofo è coltivato solo in questo piccolo borgo Medioevale posto a 572 m s.l.m. dove ha trovato caratteristiche del terreno e microclima favorevoli, e in Provenza; è senza spine, tenero e senza barbe all’interno; non ha bisogno di trattamenti chimici: è considerato un prodotto biologico non certificato. Si raccoglie da maggio a giugno, si consuma sia crudo sia cotto, accompagnato da carne o pesce; ottimo conservato in olio extravergine da taggiasca di Perinaldo è reperibile tutto l’anno grazie alla cura e devozione di coltivatori che (come l’amico e socio Francesco Guglielmi che ci illustrerà le origini e la riscoperta del carciofo) hanno permesso l’ambito riconoscimento; ricordiamo che i presidi Slow food sono progetti, selezionati con un rigidissimo disciplinare, che mirano a “proteggere” le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvano dall’estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta
Illustreremo anche le peculiarità dell’asparago viola di Albenga, altro Presidio Slow Food, il cui colore viola intenso che sfuma gradatamente verso la base, lo rende inconfondibile unico al mondo. Il suo colore strano non dipende dalla tecnica di coltivazione, ma è legato al suo patrimonio genetico; c’è una ragione scientifica che ne preserva la purezza: possedendo 40 cromosomi anziché 20 come tutti gli altri asparagi, il Violetto non può incrociarsi con altre varietà La coltivazione è completamente manuale e la raccolta avviene da metà marzo ai primi di giugno.
Gradito ospite l’amico Giobatta Vio, detto Aimone,-termina Barbieri- che ci accompagnerà alla scoperta di alcuni vini di sua produzione nelle vigne ubicate nella zona più vocata dell’entroterra d’Albenga, Bastia. La famiglia Vio, padre, madre e tre figlie, si dedicano con amore ai prodotti della terra. Fedeli alla tradizione locale hanno bandito pesticidi, diserbanti e concimi chimici.