Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico

9 maggio 2010 | 02:29
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Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico
Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico
Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico
Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico
Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico
Il libro di Lorella Gavazzi ad Albisola, un tutto esaurito con un “mini” pubblico

“Nel mistero del tempo perduto” è un testo interamente dedicato ai bambini, nato per fornire una conoscenza approfondita legata alla storia di Ventimiglia

Grande successo per la presentazione ad Albisola del libro per ragazzi di Lorella Gavazzi “Nel Mistero del tempo perduto”, (Alzani editore): tre storie mitologiche diverse per viaggiare nel tempo e scoprire insieme una misteriosa ed unica “grande verità”. 
L’accogliente libreria Biblis nella cittadina in provincia di Savona ha richiamato per l’occasione numerosi piccoli spettatori, attenti e interessanti che non hanno risparmiato domande all’autrice, introdotta dalla giornalista Donatella Lauria.
“Nel mistero del tempo perduto” è un testo interamente dedicato ai bambini, nato per fornire una conoscenza approfondita legata alla storia di Ventimiglia. Le tematiche si sviluppano su narrazioni favolistiche tra realtà e fantasia, mistero ed avventura e riguardano le origini mitologiche di Ventimiglia, la storia di Giulio Agricola e un’avventura ambientata nella Preistoria ai Balzi Rossi.
Dal 2006 Gavazzi collabora con la “Scuola di teatro per bambini” della Compagnia Orlando Dissenato di Davide Barella che nel 2007, in occasione degli eventi inaugurativi del Teatro Comunale di Ventimiglia, ha portato in scena “Il giorno di Agricola”: una rivisitazione in chiave allegorica de “L’Agricola” di Tacito che parla delle gesta e della vita del famoso Generale conquistatore della Britannia di Albintimiulium, Giulio Agricola.

Le foto sono di Roberta Corvisiero.