Cgil contro l’Amministrazione Zoccarato: durissime critiche al Bilancio di Previsione per il 2010

16 maggio 2010 | 11:47
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Cgil contro l’Amministrazione Zoccarato: durissime critiche al Bilancio di Previsione per il 2010

“L’Amministrazione comunale non ha minimamente ritenuto di aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali e le parti sociali prima di predisporre il Bilancio”

La recente approvazione in Consiglio Comunale a Sanremo, con i voti favorevoli della sola maggioranza di centro- destra,  del Bilancio di Previsione per l’anno 2010 ha scatenato le ire non solo dell’opposizione ma anche e soprattutto del sindacato confederale più a sinistra nel panorama del mondo del lavoro italiano: la Cgil. La Lega distrettuale di Sanremo di questo sindacato, che in Italia è diretto da Guglielmo Epifani, e specificatamente la sua federazione dei pensionali, la Spi, apertamente accusa lo smantellamento, previsto in bilancio, dello stato sociale nella città dei fiori. Ad essere in primo luogo penalizzati da questo cospicuo taglio di risorse da destinare alla tutela dei più indifesi sono proprio gli anziani. “ Ciò è ancora più grave se si pensa che in una città come Sanremo quasi il 29% della popolazione ha più di sessantacinque anni”, tuonano alla Spi. Il duro comunicato con il quale la Cgil attacca le scelte dell’Amministrazione comunale guidata da Maurizio Zoccarato è stato diffuso capillarmente anche grazie al sostegno del gruppo consiliare di minoranza del Partito Democratico sul cui sito internet lo stesso può essere letto. Preliminarmente l’organizzazione sindacale “ rossa” premette di non aver alcuna intenzione di impugnare il bilancio sotto il profilo giuridico ritenendolo, presumibilmente, attendibile. E’ però il metodo con il quale esso è stato predisposto a lasciare l’amaro in bocca. In un momento in cui dolorosi tagli erano necessari ed inevitabili al fine di rispettare per l’anno in corso il fatidico Patto di Stabilità, osservano in Via Morardo sede sanremese della Cgil, l’Amministrazione Zoccarato non ha ravveduto la necessità di aprire un minimo confronto con le Organizzazioni Sindacali e le altre parti sociali presenti sul territorio. “ E’ un comportamento assai grave e politicamente sbagliato” lamenta l’organizzazione sindacale. In effetti rispetto al 2009, anno in cui il Comune di Sanremo ha sforato il Patto di stabilità subendo tutte le sanzioni amministrative del caso, la forbice al capitolo Servizi Sociali ci è andata giù pesante: per i servizi di prevenzione e riabilitazione sono stati previsti 45.000 Euro in meno, le strutture residenziali e di ricovero per anziani hanno visto tagliarsi la posta in bilancio di poco meno di settantamila Euro, mentre al capitolo che riguarda l’assistenza, beneficenza pubblica ed i servizi diversi alla persona mancano rispetto al 2009 ben 351.000 Euro. A tutto ciò si aggiunga che in conto capitale per i suddetti tre servizi sono state tagliate risorse per ulteriori trecentocinquantacinquemila Euro.Ciò vuol dire che gli investimenti nel settore sociale verranno pesantemente diminuiti. Tagli inaccettabili, secondo la Cgil, considerato che le spese che nel passato il Comune di Sanremo destinava al settore sociale non erano certo faraoniche ed in molti casi non riuscivano a soddisfare tutte le reali esigenze di una città che al di la di una patina dorata di superficie nasconde inconfessabili situazioni di grave disagio sociale. Ora il sindacato chiede un urgente incontro con l’Amministrazione per valutare la grave situazione prodottasi e per studiare eventuali correttivi da apportare in sede di future variazioni di bilancio. Secondo la Cgil l’incontro dovrebbe essere allargato anche alle altre Organizzazioni sindacali alla presenza del Sindaco Zoccarato e degli Assessori Berrino e Maggio. Preliminarmente la Cgil chiede all’Assessore al bilancio Diego Maggio l’illustrazione del Consuntivo 2009 al fine di verificare se le cifre in esso contenute e riferite alla spesa sociale siano state così eccessive da aver determinato lo sforamento del patto di stabilità e da aver giustificato una loro consistente diminuzione in occasione del Bilancio preventivo 2010.             

Sergio Bagnoli