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Asshotel Confesercenti: Sandro Matricardi a seguito delle dichiarazioni di Marco Scajola

28 maggio 2010 | 09:38
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Asshotel Confesercenti: Sandro Matricardi  a seguito delle dichiarazioni di Marco Scajola

“L’amministrazione Burlando ha cercato di regolamentare per la prima volta aree che fino ad oggi rimanevano nell’ombra, come gli appartamenti ad uso turistico che sono da decenni sul mercato senza alcun controllo”

“A seguito delle dichiarazioni di Marco Scajola sulla questione del vincolo alberghiero mi sento di dover fare alcune puntualizzazioni – spiega il presidente provinciale Asshotel Confesercenti Sandro Matricardi -. Premetto che la nostra associazione, che rappresenta moltissime attività turistiche sul territorio, non ha mai lesinato critiche, anche se  costruttive, a qualsivoglia amministrazione, come  nel caso della legge sulla classificazione alberghiera. L’amministrazione Burlando ha cercato di regolamentare per la prima volta  aree che fino ad oggi rimanevano nell’ombra, come gli appartamenti ad uso turistico che sono da decenni sul mercato senza alcun controllo, neanche qualitativo edi questo siamo soddisfatti.
Per quanto riguarda il vincolo alberghiero poi, ricordo che nella nostra regione oltre il 70% degli albergatori non sono proprietari dei muri e con questa legge ora si trovano a poter fare investimenti e migliorie con una certa garanzia  di non essere sbattuti fuori dopo poco tempo.
La legge è stata modificata diverse volte, grazie al lavoro delle associazioni di categoria che hanno cercato di cogliere le vere richieste della maggioranza degli operatori, mediando tra le varie posizioni: tra chi è più potente ed interessato a trasformare l’albergo in appartamenti e chi invece vuole continuare a fare l’albergatore, fornendo un importante servizio al territorio. Ricordo poi che gli alberghi che effettivamente, per diverse ragioni, non possono stare sul mercato, hanno la possibilità di chiedere lo svincolo.
Approfitto di questa occasione per sottolineare invece che il nuovo portale della In Liguria appena messo on line risulta decisamente farraginoso per gli operatori, infatti inserire notizie, pacchetti ed informazioni su un software obsoleto non aiuta. Purtroppo non credo che ci sarà la possibilità di miglioralo, almeno chiedo, questa volta pubblicamente, che si modifichi una volta per tutte la dicitura “Taggia” che compare sull’elenco delle località. Sono parecchi mesi che la nostra associazione chiede l’inserimento della dicitura “Arma di Taggia” in quanto, come già spiegato a diversi funzionari, Taggia e Arma di Taggia sono due identità territoriali differenti da più di 100 anni e che i turisti conoscono molto di più Arma di Taggia che, tra l’altro, è nata prima di Taggia, infatti la popolazione in un primo tempo abitava  ad Arma di Taggia, sul mare, e in un secondo tempo si è ritirata nell’entroterra (Taggia) per sfuggire alle incursioni saracene. La Provincia di Imperia nel suo sito ha già fatto la divisione delle due zone e anche sulle mappe stradali e sui navigatori satellitari esiste Arma di Taggia. Ho controllato anche sul sito www.comuni-italiani.it e anche qui sulla mappa viene segnata Arma di Taggia in modo chiaro. Quindi mi chiedo cosa si debba ancora fare per correggere questo errore che penalizza una parte degli operatori della provincia di Imperia”.
“Vorrei tornare sulla questione dei prezzi praticati da alcuni albergatori – spiega il Presidente degli albergatori Golfo Dianese Asshotel Confesercenti Silvano Novaro – purtroppo alcuni 4 stelle e, per fortuna, pochi tre stelle praticano ribassi incredibili, anche sui grossi motori di ricerca, che sviliscono il mercato. A rimetterci sono evidentemente i piccoli alberghi, magari a sole due stelle, che si ritrovano con prezzi giusti ma troppo alti rispetto ad altre strutture con più stelle. Purtroppo c’è poco da fare, ma invito a riservare questi prezzi al ribasso in casi eccezionali e direttamente con il cliente, se proprio è necessario, ma non sui grandi portali!  Dobbiamo puntare sulla qualità e mantenere prezzi di mercato consoni alle stelle che abbiamo”.