Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.

22 maggio 2010 | 13:26
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Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.
Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.
Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.
Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.
Archeologia, fotovoltaico e ‘bike-sharing’: i progetti di Tullio Russo per la ciclabile.

Il Presidente di Area 24:” Tutto il percorso dell’odierna pista ciclabile risulta perfetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici. L’irraggiamento solare della zona in questione è, infatti,uno dei migliori d’Europa…

Durante il suo intervento all’inaugurazione del nuovo tratto della pista ciclabile, il presidente di Area 24, Tullio Russo, ha voluto, tra gli altri argomenti, mettere l’accento su alcuni aspetti fondamentali per il futuro della ‘pista’ e per la sua connotazione turistica, culturale ed ecologica

Percorsi archeologici:" Un discorso a parte meriterebbe la valorizzazione archeologica della pista. Questa infatti, si snoda contigua, oltre all’antico percorso della Via Aurelia, a vari siti archeologici quali, ad esempio, i ruderi della villa di epoca romana presenti vicino al cimitero degli Inglesi, in zona Foce a Sanremo. Sarà quindi cura ed interesse nostro dare una connotazione ‘storico-archeologica’ a vari tratti della ‘ciclabile. Vi è anche, in progetto, un Museo dedicato al relitto della nave romana rinvenuto nel tratto di costa antistante Santo Stefano al mare"

Bike-Sharing e Fotovoltaico: " Tutto il percorso dell’odierna pista ciclabile risulta perfetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici. L’irraggiamento solare della zona in questione è, infatti, uno dei migliori d’Europa. Abbiamo in cantiere la realizzazione di varie pensiline fornite dai suddetti pannelli. In queste istallazioni sarà infatti possibile ricaricare le batterie delle bici elettriche. Questi velocipedi dotati della cosidetta’ pedalata assistita , verranno poi inseriti in un più ampio progetto di ‘bike sharing’ che riguarderà non solo i mezzi eletrici ma anche le normali due ruote a pedale che già è possibile noleggiare lungo tutto il percorso. Tornado al discorso ‘fotovoltaico’ – prosegue Russo – mi preme sottolineare come vi sia un concorso indetto dal Ministero dell’Ambiente per l’istallazione di centrali fotovoltaici sul territorio nazionale. Riallacciandomi alle considerazioni fatte in precedenza sulle abbondanti ore di sole di cui gode la Riviera, sarà nostra cura, e degli otto comuni al momento attraversati dalla ‘ciclabile’, cercare di aggiudicarsi i fondi e la realizzazioni di queste opere. Opere le quali, oltre ad essere eco sostenibili, sono anche remunerative dal punto di vista economico"

Che cos’è il ‘Bike Sharing’ ?

Il bike sharing (traducibile come "condivisione della bicicletta") è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione dei Comuni che intendono ridurre i problemi derivanti dalla congestione stradale e il conseguente inquinamento.

Viene anche talvolta indicato come servizio di biciclette pubbliche e sta conoscendo una crescente popolarità in diverse città grazie a una pluralità di tecniche di condivisione del mezzo che ne rendono possibile l’utilizzo da parte di coloro che non hanno a disposizione una bicicletta propria.

I motivi alla base della necessità di sistemi del genere sono altrettanto numerosi quanto le forme che assumono. Recentemente il fenomeno più rilevante è stata l’adozione, da parte di numerose amministrazioni locali di sistemi di bike sharing come parte di un sistema di trasporto intermodale, consentendo alle persone di scendere da un mezzo pubblico per prendere una bicicletta dislocata nei pressi della fermata e viceversa. È quindi una possibile soluzione al problema dell’"ultimo miglio", cioè quell’ultimo (o primo) tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell’utente. Comunque già in precedenza gruppi informali di cittadini avevano promosso il bike sharing come un’alternativa al traffico motorizzato, sperando di ridurre l’impronta ecologica degli spostamenti urbani così come di migliorare il livello generale di salute pubblica attraverso l’esercizio fisico.

(fonte: Wikipedia)