Tariffa dei Rifiuti di igiene ambientale: dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil

25 aprile 2010 | 07:59
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Tariffa dei Rifiuti di igiene ambientale: dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil

Con tutta probabilità gli oltre 5,8 milioni di contribuenti che hanno versato l’IVA sulla Tariffa dei Rifiuti di igiene ambientale, dal 2000 ad oggi, non riceveranno alcun rimborso

Con tutta probabilità gli oltre 5,8 milioni di contribuenti che hanno versato l’IVA sulla Tariffa dei Rifiuti di igiene ambientale (TIA), dal 2000 ad oggi, non riceveranno alcun rimborso.
Infatti, con l’emendamento presentato dalla maggioranza, nei giorni scorsi, al Decreto Incentivi, in discussione alle Commissioni Attività produttive e Finanze della Camera dei Deputati, la politica, riscrivendo la norma che permetterebbe di continuare ad applicare l’IVA sulle bollette dei rifiuti ed evitare il rimborso per gli anni pregressi, cerca di far rientrare dalla finestra ciò che la Corte Costituzionale ha fatto uscire dalla porta, dichiarando illegittima l’IVA sulla tariffa.
Se così fosse, verrebbe inferto un “colpo mortale” ai diritti dei cittadini contribuenti, che oltre al danno si vedrebbero aggiungere anche la beffa: non solo si dovranno pagare le bollette di quest’anno maggiorate del 10% dell’IVA ma, dei 933 milioni di euro (161 euro medi pro capite) versati indebitamente nelle casse dell’erario a partire dal 2000, non vedranno neanche un euro.
Per la UIL è insopportabile che si faccia “cassa” con l’IVA, come sarebbero inaccettabili ulteriori aumenti delle tariffe, dal momento che mediamente queste hanno subito rialzi del 4,9%nell’ultimo anno e del 17,8% negli ultimi 5 anni.
Così come è insostenibile che, quando a pagare sono i lavoratori e pensionati occorre essere puntuali e precisi, e, quando viceversa, si tratta di restituire quanto indebitamente versato, si fanno norme per sbarrare la strada ai rimborsi.
Per questo la UIL chiede al Governo e all’ANCI un incontro urgente per trovare una soluzione condivisa sulle modalità di restituzione degli importi dell’IVA indebitamente pagati, per dare una risposta certa ai diritti dei cittadini contribuenti.