Si celebra oggi l’Equal pay day’. Imperia ospita domani un convegno sul tema.
“Equal Party Day & Donna:come fare impresa”, a cura della sezione imperiese della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari).
Oggi si celebra in tutto il mondo ‘Equal pay day’, ovvero la giornata mondiale per la parità salariale uomo-donna. Domani, a margine di questo evento, presso la Biblioteca civica di Imperia, sita in Piazza De Amicis, si terrà il convegno dal titolo: Equal Party Day & Donna:come fare impresa”, a cura della sezione imperiese della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari).
Commentando questa iniziativa, l’Assessore alle Pari Opportunità ed all’Istruzione Franca Rambaldi si è così espressa: “Oggi è una giornata importante per le donne di Imperia e di tutto il mondo. Sembrerà strano, ma anche nella ‘civilissima’ Europa, la differenza retributiva , a sfavore delle donne, per i sessi è ancora una realtà attuale e foriera di disagio e discriminazione. Grazie quindi alla Fidapa che , in collaborazione con il Comune di Imperia, porta avanti un progetto atto a sensibilizzare ed informare la cittadinanza, e le donne in particolare, su questo ed altri temi basilari per il conseguimento delle pari opportunità. Nel convegno di domani si parlerà , inoltre, di imprenditoria femminile e di tutto ciò che ne concerne”
CHE COS’E’ ‘EQUAL PAY DAY’ ?
Nell’Unione Europea le donne guadagnano in media il 17,4% in meno degli uomini e fino al 25% in meno del settore privato, con un divario di retribuzione tra uomini e donne compreso tra il 4% e più del 25%. I dati sono presenti in una relazione del Parlamento Europeo, che sottolinea come una donna debba lavorare fino al 22 febbraio – ossia 418 giorni di calendario – per guadagnare quanto un uomo guadagna in un anno. Se preferite, ogni donna lavora fino al martedì per raggiungere la somma percepita da un uomo nella settimana precedente.
La persistente differenza di retribuzione tra uomini e donne è dovuta in parte al fatto che le donne sono concentrate in occupazioni e posti di lavoro meno valorizzati. Inoltre, come sottolinea la relazione del febbraio 2009 della Commissione europea, "… più disposte a lavorare a tempo parziale e a interrompere la propria carriera per ragioni familiari, le donne sono più esposte alle conseguenze negative di tali scelte in materia di retribuzione, di evoluzione della carriera e di diritti al pensionamento. Questo fatto comporta anche il rischio di povertà, in particolare per genitori singoli, che per lo più sono donne (con un tasso di rischio di povertà del 32%) e per le donne di età superiore ai 65 anni (con un tasso di rischio di povertà del 21%, ossia superiore di 5 punti a quello degli uomini). Le donne sono altresì più vulnerabili in periodi di aumento della disoccupazione dal momento che esse hanno, più degli uomini, contratti a durata determinata (15% contro 13,9%)".
Per questo nel 2008 l’associazione BPW Germany , Business Professional Women, ha introdotto in Europa l’Equal Pay Day , una giornata per ricordare questo divario e come la parità retributiva sia ancora un traguardo piuttosto lontano.