Sabato 17 a Ventimiglia la performance teatrale “Dante”, vita e morte del partigiano Dante di Nanni

Lentamente, la Resistenza, va scomparendo, persino come parola. La proposta del Ministro Gelmini di cancellarla persino dai libri di storia,  nelle scuole, è molto di più di una provocazione . Negli ultimi anni l’azione di demolizione, metodica, inesorabile, ha raggiunto livelli mai immaginati prima e sta recidendo le radici che legano la nostra storia all’oggi e al domani. Il rischio è che si cancelli la memoria storica del nostro Paese, la sua identità. Deve essere impegno di tutti coloro che credono nei valori e nei principi di giustizia e di democrazia sanciti dalla nostra Costituzione nata dalla Resistenza, impedire che si compia tale disegno.
Le iniziative  previste in queste settimane per la celebrazione dell’anniversario della Liberazione devono essere un’ulteriore occasione di riflessione e di confronto per rafforzare e ampliare nella società la memoria storica  sul senso ed il significato storico per il nostro Paese dell’epopea resistenziale per la conquista della Libertà.
In tale contesto si inserisce  "Dante" , vita e morte del partigiano Dante di Nanni, performance teatrale di e con Renato Donati e la partecipazione di Daniel Del Ministro, del gruppo imperiese "L’Attrito",  messa in scena sabato prossimo 17 aprile, alle ore 21, al Centro polivalente San Francesco di Ventimiglia Alta a cura dell’Associazione culturale intemelia XXVAprile/Arci con il patrocinio delle locali Associazioni partigiane Anpi e Fivl. 
L’ingresso è libero.