Sabato 10 aprile al Teatro Cavour di Imperia “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

6 aprile 2010 | 14:16
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Sabato 10 aprile al Teatro Cavour di Imperia “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Sabato 10 aprile al Teatro Cavour di Imperia “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Sabato 10 aprile al Teatro Cavour di Imperia “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Sabato 10 aprile al Teatro Cavour di Imperia “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

Assieme a “Io quella volta lì avevo 25 anni” con Claudio Bisio e “Un certo Signor G” con Neri Marcorè, “Il dio bambino” compone il trittico che il regista Giorgio Gallione ha dedicato a Gaber, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber stessa

Dopo Genova, prima tappa di una piccola tournée, lo spettacolo del Teatro dell’Archivolto interpretato da Eugenio Allegri, “Il dio bambino” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini,  sabato 10 aprile (ore 21) approda al Teatro Cavour di Imperia, terzultimo spettacolo della stagione di prosa 2009.2010 (gli altri due saranno “Chitarre corsare” di Sergio Maifredi il 17 aprile e “Si vive una volta. Sola” di Geppy Cucciari, “recuperato” il 14 maggio).
Assieme a “Io quella volta lì avevo 25 anni” con Claudio Bisio e “Un certo Signor G” con Neri Marcorè, “Il dio bambino” compone il  trittico che il regista Giorgio Gallione ha dedicato a Gaber, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber stessa.

Nel 1993, a tre anni di distanza da “Il Grigio” e dopo due trionfali stagioni di “Il Teatro Canzone”, Giorgio Gaber con “Il dio bambino” intendeva proseguire e approfondire il percorso di quel “teatro di evocazione”, teorizzato assieme a Sandro Luporini ed esplorato in tutte le sue forme espressive.
Il dio Bambino è una normalissima storia d’amore che dà agli autori l’occasione di indagare su quello che oggi dovrebbe essere un uomo: quali i suoi attributi, le sue caratteristiche, la sua maturità; capire se è compiuto o incompiuto, se ce l’ha fatta a diventare un uomo o se è rimasto un bambino, che si vanta della sua affascinante spontaneità, invece di vergognarsi di un’eterna incompiuta fanciullezza. E’ una storia d’amore che potrebbe essere capitata a chiunque, vista da un’angolazione maschile. Un uomo a confronto con una donna, il miglior testimone per mettere in dubbio la sua consistenza, il suo essere adulto, la sua presunta virilità. E’ una storia d’amore che cerca di individuare quali siano oggi le differenze  tra questi due esseri così simili e al tempo stesso così diversi con la consapevolezza che se queste differenze un giorno si annullassero la vita cesserebbe di esistere. Non c’è arte, né scienza, né idee, né altra invenzione dell’uomo che non nascano da questa differenza se non addirittura da  questa contrapposizione.
Come spesso è accaduto, Gaber e Luporini sono molto spietati nelle analisi sull’oggi, ma, tra le righe c’è sempre un ponte con il futuro; fiduciosi non tanto per l’uomo come è, ma per le sue fantastiche, incredibili possibilità.
ll dio bambino è ancora oggi un testo di incredibile forza, attualità e lucidità, cinico e commovente. Ambientato in un metaforico locale in disfacimento, con sedie e tavolini buttati caoticamente a terra, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, a raccontare allusivamente una sorta di festa finita male, lo spettacolo, nell’allestimento di Giorgio Gallione, è contrappuntato da frammenti di canzoni interpretate dallo stesso Gaber, che sottolineano, evocano e guidano lo spettatore nell’interpretazione di un resoconto teatrale di tragicomica, potente contemporaneità.

Biglietti: platea da € 20 a €16, galleria € 13-11, studenti € 8. Info Teatro Cavour 0183.61978.
Lo spettacolo è tra quelli consigliati per le scuole.