Ponticelli sott’inchiesta: indagati l’ex presidente Giuliano e altri 4. La rabbia di Pizzimbone






Le accuse di Pizzimbone a Maffeo: “ha voluto fare un regalino alla città prima di essere trasferito per motivi disciplinari. E’ la conferma della sua attivita’ persecutoria nei nostri confronti. Sarà un danno ingente per la città e i Comuni”.
‘E’ una vicenda costellata di chiaroscuri. A partire dal fatto che malgrado la pericolosita’ del sito, la richiesta di sequestro della discarica rimane, chissa’ per quale motivo, ferma un mese, fatalita’ nel periodo pre elettorale. E poi, guarda caso non c’e’ alcun indagato nell’Arpal. Siamo certi che si tratta del regalino che il pm Maffeo ha voluto fare alla citta’, prima del suo trasferimento e dell’ennesima conferma della sua azione persecutoria nei nostri confronti’. E’ con queste parole che Pier Paolo Pizzimbone, amministratore di Ponticelli, e’ voluto intervenire sul sequestro preventivo dell’omonima discarica di San Lorenzo al Mare (Imperia), disposto dal tribunale di Imperia, su richiesta del pm Filippo Maffeo.
Inchiesta che vede al momento cinque nomi nel registro degli indagati: l’ex presidente della Provincia di Imperia e candidato alle scorse elezioni regionali, Gianni Giuliano; Alberto Bellotti, ex assessore provinciale all’Ambiente ed attuale assessore provinciale; Sandro Barla, ex funzionario provinciale, oggi dipendente del Comune di Sanremo; Daniele Sfamurri, funzionario della Provincia e Franco Minasso, geometra della Provincia. Per tutti l’accusa e’ di concorso in abuso d’ufficio, nel rilascio dell’autorizzazione a scaricare nell’area Ponticelli. ‘Ci sono alcuni punti che suonano male – ha affermato Pizzimbone, questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa -. In primis, sappiamo tutti che la richiesta di misura cautelare del pm, risale a marzo. Per quale motivo, pero’, il sequestro cautelativo e gli avvisi di garanzia, partono soltanto ora, vista anche l’ipotizzata pericolosita’ della discarica, aggravata dal transito dei camion? Non sara’ mica stato perche’ in questo mese c’erano le elezioni e che tra gli idnagati figurano pure ex candidati? Ci vuole poco per capire che due piu’ due fa quattro’.
Prosegue Pizzimbone: ‘E’ la dimostrazione di cio’ che abbiamo sempre asserito ovvero della presenza di un disegno esecutorio del pm Maffeo, finalizzato a farci chiudere l’attivita’. Gia’ in passato ci ha provato con altre ipotesi di reato, quanto meno bizzarre e a pochi giorni dal suo trasferimento, che tutti noi sappiamo avvenire per un provvedimento disciplinare e non per un premio, ha voluto fare questo bel regalino, che non danneggia solo noi, ma anche i tredici dipendenti costretti a rimenare a casa e la citta’, con un danno economico per i Comuni’. Al momento, infatti, quest’ultimi dovranno ripiegare su Collette Ozotto, ma visto che anche quella discarica – situata in Valle Argentina (Imperia) – sta ormai raggiungendo il livello di saturazione, pare che il gip, prendendo in esame il nuovo Piano provinciale dei rifiuti, abbia gia’ contattato Scarpino (Genova, ndr) che avrebbe dato la sua disponibilita’.
‘Il tutto – ancora Pizzimbone – con un aggravio dei costi, per il trasporto fino a Genova, per una presunta instabilita’ che non esiste. Abbiamo commissionato una perizia all’Universita’ di Genova, depositata in Provincia a marzo del 2010, realizzata dall’ingegnere Riccardo Berardi, che certifica la stabilita’ della nostra discarica. Abbiamo, poi, commissionato una seconda perizia all’Universita’ di Torino, che avvalora ancora di piu’ la nostra tesi. La verita’ e’ che siamo alle comiche. E’ una situazione paradossale’. Per la prossima settimana, gli avvocati della Ponticelli – Luigi Basso, di Imperia; Nadia Alecci, di Milano e Giempiero Chieppa, di Torino – presenteranno istanza di riesame per il dissequestro dell’area. Domani, nel frattempo, i legali acquisiranno la documentazione giudiziaria nella quale sono contenuti i particolari dell’inchiesta.