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L’Era del “Tutto e Subito” ha creato il popolo dei nostalgici

16 aprile 2010 | 08:42
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L’Era del “Tutto e Subito” ha creato il popolo dei nostalgici

Metti una sera a cena: Playstation o un’avvincente e coinvolgente Partita a Flipper in comitiva?

Ho una radio anni 50, funziona a valvole;  spesso la accendo per sentire la musica che arriva dalle stazioni  radio; una ricerca manuale per un segnale disturbato da centrare con cura certosina: l’apotesosi!
All’improvviso tutto comincia a girare velocemente.
La frenesia del mondo in cui viviamo ci coinvolge inevitabilmente quasi facendoci sentire in colpa ogni qual volta si va in vacanza oppure se i nostri orari di lavoro sono  meno massacranti di quelli dei nostri amici.
Quando si prova a frenare chi ci sta attorno chiede: tutto bene? C’e’ qualche problema?
In un modo così  veloce, non si rischia forse di perdere il “significato dell’attesa”?
Gli amori più forti non sono forse quelli in cui si attende con grandi sospiri “ il primo bacio” ?
La promozione lavorativa pare acquisisca la parvenza di un miracolo quando arriva dopo anni di dura devozione e attesa!
Un bimbo che nasce e’ la consapevolezza di un grande dono di Dio quando arriva dopo tante “ricerche”!
Ma la frenesia del traffico, gli appuntamenti, incontri di lavoro, i ritardi della metropolitana, la velocità degli sms per contattare qualcuno, le mail che hanno sostituito le buste di carta, le chat, tutto ha fatto sparire il nostro meraviglioso “ex mondo” .
C’erano una volta: paletta e secchiello , i giochi per bambini.
C’erano una volta: le primizie di Primavera: frutta buonissima dall’odore inconfondibile di genuino; arrivava sui banchi del mercato con un tripudio di colori. Ricordate il desiderio da esprimere ogni qual volta si assaggiava il primo frutto della stagione?
C’era una volta: Il cono gelato ! Ricordate i frigo bar ? Si riempivano di gelati buonissimi da Maggio a Settembre…Che meraviglia assaggiare il primo cornetto in compagnia!
C’era una volta: la Moka! Il rito del mattino…magari all’alba prima di una giornata impegnativa ci rilassavamo “preparando il caffè” mentre tutta la casa era pervasa da un odore invitante, il risveglio dei sensi. Nessuna cialda potrà mai sostituire la “macchinetta del caffè”!
C’erano una volta: Le Espadrillas! Le ricordate? Duravano (se tutto andava bene!!!) massimo una stagione estiva. Di tutti i colori e anche a righe le portavamo tutti negli anni 80. La loro caratteristica? L’odore nauseabondo della corda  a contatto con i nostri “piedini”. Penso che oggi sarebbe imbarazzante indossare un paio di “espadrillas” in aeroporto per via dei controlli
Ho una radio anni 50 che mi e’ stata regalata da un caro amico qualche anno fa: la conservo con cura è un regalo meraviglioso. Funziona a valvole, spesso la accendo per sentire la musica che arriva dalle stazioni  radio; una ricerca manuale per un segnale disturbato da centrare con cura certosina; ci vuole piu’ tempo per ascoltarla rispetto a quelle nuova generazione: le valvole devono riscaldarsi e poi si gira una manovella fin quando e’ centrato il segnale diventando chiaro e via via piu’ forte.
Il tempo speso per quella radio e’ guadagnato: suona meravigliosamente, io l’ascolto nel silenzio della notte, quando tutt’ attorno a me tace. Ascoltare quella vecchia radio mi fa ritrovare voci lontane: i miei nonni, le storie di vita dell’altra Italia, la fine della guerra, le nuove scoperte della medicina, la dolce vita!
In mezzo al  vortice di un mondo in subbuglio nasce la “nuova” tendenza:il vintage!!!
Che scoperta direi!
Leggo su un quotidiano di qualche giorno fa che tanti appassionati di musica vogliono ascoltare nuovamente il long playng cioe’ il vinile.
Si riscoprono i vecchi telefono a filo: che fascino nelle forme originali, eleganti e stilosi!
La macchina fotografica digitale? Sicuramente utile ma quanto e’ bello il click dello scatto di un’analogica Polaroid o Minolta?
Un uomo appassionato di vintage e artisticamente affascinante che ho avuto il piacere e l’onore d’intervistare piu’ volte e’ Renzo Arbore!
Lui adora tutto cio’ che e’ usato. Si definisce “un battitore libero di mercatini dove vendono vecchie suppellettili. Sono contrario alla tecnologia, aggiunge, amo acquistare tutti gli oggetti che nella mia fanciullezza non potevo avere:Jukebox e vecchi Flipper. Vuoi mettere il suono di quelle macchinette con gli effetti elettronici?”
Concordo all’unisono con lui!
Metti una sera a cena: Playstation o un’avvincente e coinvolgente Partita a Flipper in comitiva?