Il Laboratorio di SinistraEcologiaLibertà sulla questione dell’ingresso dei privati nell’AMAIE

18 aprile 2010 | 17:35
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Il Laboratorio di SinistraEcologiaLibertà sulla questione dell’ingresso dei privati nell’AMAIE

Si consiglia l’Amministrazione Comunale prima di avviare percorsi decisionali che potrebbero rivelarsi infausti per il futuro prossimo dei cittadini, di confrontarsi con altre esperienze in cui la privatizzazione del servizio idrico è stata effettuata

In riferimento alla questione dell’ingresso dei privati nell’AMAIE, il Laboratorio Sanremese di SinistraEcologiaLibertà, consiglia l’Amministrazione del Comune di Sanremo, prima di avviare percorsi decisionali che potrebbero rivelarsi infausti per il futuro prossimo dei cittadini, di confrontarsi con altre esperienze in cui la privatizzazione del servizio idrico è stata effettuata.
Ci permettiamo di segnalare all’attenzione di tutti il comune di Aprilia. Nel 2002 la Provincia di Latina, in gara d’appalto aveva “consegnato” la gestione dell’acqua ad una “partecipata mista”, in cui il 49% arriva ad essere detenuto da un gruppo di aziende che si riferiscono a Veolia, multinazionale francese. In seguito a ciò, nello specifico, nel comune di Aprilia l’aumento delle tariffe arriva a superare il 300%. Il Comitato per la difesa dell’Acqua Pubblica di Aprilia, rilevando tutte le smagliature amministrative della società Acqualatina s.p.a. , invita i cittadini a pagare i tributi riguardanti il consumo dell’acqua all’ente pubblico, e non ad una società che, tra le altre cose, sorvola una serie di passaggi necessari al coinvolgimento dei cittadini e del consiglio comunale rispetto al cambiamento di gestione del servizio idrico . Acqualatina, per ritorsione, arriva perfino a chiudere i rubinetti, con tanto di servizio d’ordine, alle famiglie “morose”, quasi 7000. Il contenzioso prosegue e i passaggi sono diversi; l’ultimo di questi è legato all’operato dell’amministrazione attuale, formata da liste civiche, che dopo la precedente e scriteriata esperienza di centro destra, inizia un percorso consiliare per riportare il servizio idrico sotto la gestione pubblica. Le due delibere per raggiungere tale scopo sono passate nelle commissioni consiliari competenti e verranno votate in consiglio comunale la prossima settimana.
E’ solo un esempio di come la privatizzazione della gestione dell’acqua sia un grave danno per i cittadini. Invitiamo tutti a tenere alta l’attenzione perché l’acqua resti pubblica!