Il futuro ancorato … il porto vecchio di Sanremo, la rotonda e l’ancora Leuzziana

All’uscita burrascosa dalla maggioranza di Leuzzi, la Restaurazione si era abbattuta proprio su quel simbolo: le sue nappe rappresentavano un pericolo per la circolazione stradale, era stato sentenziato, e l’ancora era stata rimossa
Il dubbio l’avevo avuto questa mattina intorno alle otto quando, dopo aver accompagnato le mie bimbe a scuola, avevo notato alcuni operai impegnati nell’imbragare un segnale stradale nella rotonda sul porto vecchio. Ma nonostante la suggestione del pensiero, il raziocinio mi aveva portato ad escludere quanto avevo per un attimo immaginato. Non lo credevo possibile.
La scuola ha i suoi orari, poche ore dopo son tornato sul luogo per riprendere le bimbe. E i dubbi si sono sciolti: lei, l’Ancora Leuzziana, è tornata. Più bella, più lucida e più alta di prima, dal suo ceppo domina la rotonda e da lì il destino dei tanti viandanti motorizzati che, privati delle banali frecce bianche in campo blu, si affideranno alle indicazioni delle sue nappe per inoltrarsi nel porto antico.
In quell’Ancora, adagiata sul fondale marino della politica sanremese, c’è un pezzo di storia recente. Il simbolo per eccellenza della marineria era stato installato alcuni anni fa su ispirazione del consigliere di maggioranza (in allora) della giunta Borea con delega al porto: Paolo Leuzzi. Il porto era il suo ambiente, ci si sapeva muovere, aveva avviato l’opera di pulizia dei fondali e altre iniziative. La posa dell’ancora era in un certo senso il suo “timbro” sull’opera svolta. Alla sua uscita burrascosa dalla maggioranza, la Restaurazione si era abbattuta proprio su quel simbolo: le sue nappe rappresentavano un pericolo per la circolazione stradale, era stato sentenziato, e l’ancora era stata rimossa e gettata in qualche angolo dei depositi comunali. Succede sempre nei cambi di potere, anche se l’abbattimento non aveva riscosso la stessa eco della restaurazione francese… Al posto della pericolosa ancora, una banale ma funzionale segnaletica stradale.
Ma la politica, si sa, è un’arte complessa e oggi Paolo Leuzzi è nuovamente in maggioranza, anzi in doppia maggioranza: consigliere comunale a Sanremo e assessore provinciale: più che i banali documenti ufficiali, a certificarlo con autorità è da oggi questo timbro posto nuovamente sul porto vecchio. Conoscendone la caparbietà, mi piace immaginarlo nei giorni scorsi alla ricerca della sua ancora tristemente adagiata sul fondale dei magazzini comunali.
Da oggi l’ancora leuzziana è tornata al suo posto, simbolo paradossalmente inaffondabile della mutevolezza della politica. Purtroppo, l’unica cosa che non è mutata è lo sfondo sul quale si staglia l’ancora: si sono alternate quattro amministrazioni, ma i cantieri navali sono ancora li, anzi la loro posizione si è rafforzata con cemento e recinzioni in metallo, nonostante i mille proclami sulla risistemazione del porto antico. Le prue delle imbarcazioni in rimessaggio sono rivolte proprio verso l’ancora, e sembrano sorridere rassicurate: in fondo, è proprio lei il simbolo per eccellenza dell’immobilità.
Alberto Guasco