Filcams, Fisascat e Uiltucs: “Sbagliato vendere una festività importante come il primo maggio”

30 aprile 2010 | 14:38
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Filcams, Fisascat e Uiltucs: “Sbagliato vendere una festività importante come il primo maggio”

In una situazione di crisi del nostro paese, di crisi dei consumi in cui molte famiglie e lavoratori vivono un forte disagio, è fuorviante einopportuno porre al centro dei problemi la discussione sulla necessità di mantenere i negozi aperti il 1° maggio

In questi giorni molti Comuni hanno deciso o si stanno riservando di decidere se oltre al 25 aprile (!!) risponde alle esigenze della collettività e della città lasciare aperti i negozi nella giornata del 1° Maggio anche contro il parere delle organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del settore.
Le segreterie nazionali di FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS dichiarano e ribadiscono la propria contrarietà ad un sistema deregolamentato e spinto all’estremo che vuole il settore del commercio aperto tutto l’anno dove anche festività importanti come quella del 1° MAGGIO possono essere “vendute”.
Riteniamo sbagliato e dannoso il ricorso alle aperture festive perché si mercifica e si svuota il senso di questa giornata proiettando il messaggio che nulla ha più valore della società dei consumi.
Riteniamo sbagliato e dannoso il ricorso selvaggio alle aperture domenicali e festive ad ogni costo perché ancora una volta si tenta di affermare un ruolo distorto di servizio di pubblica utilità attribuito al settore del commercio.
Riteniamo sbagliato e dannoso oltre che di nessuna prospettiva di sviluppo guardare al settore del commercio e alle difficoltà che attraversa riducendo ancora una volta la soluzione alla liberalizzazione spinta delle aperture domenicali e festive dei negozi.
Pensiamo che in una situazione di crisi del nostro paese, di crisi dei consumi in cui molte famiglie e lavoratori vivono un forte disagio, è fuorviante quanto inopportuno porre al centro dei problemi la discussione sulla necessità di mantenere i negozi aperti il 1° MAGGIO.
Pensiamo che sarebbe sufficiente soffermarsi a guardare chi ogni giorno cerca lavoro, chi combatte per uscire da un lavoro fatto di precarietà, chi vive quotidianamente il lavoro nero, chi il lavoro ce l’ha sperando ancora che sia quello di tutta una vita, chi vive ancora sfruttamento e bassi salari, chi ogni giorno cerca di migliorare le proprie condizioni per comprendere che le risposte da dare anche al settore del commercio sono altre.
Perché pensiamo e crediamo che si possa lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo e crescita in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per non riprodurre e alimentare le distorsioni di “tutti aperti e sempre aperto” e per non mercificare anche i valori e la memoria delle festività LIBERIAMO e RICONQUISITIAMO la festa del 1 MAGGIO.
Una giornata di rispetto, di memoria, di tempo libero, svago per le lavoratrici e i lavoratori.
Per questo invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a non dare la propria disponibilità a lavorare aderendo anche agli scioperi proclamati dalle strutture territoriali di FILCAMS FISASCAT e UILTuCS per l’intera giornata del 1° MAGGIO in tutti i Comuni che hanno deliberato l’apertura dei negozi partecipando alle manifestazioni organizzate nelle varie città per festeggiare LA FESTA DEL LAVORO E DEI LAVORATORI.

COSI’ POSSIAMO DIRE BUON 1° MAGGIO!!