Detenuto scopre topolino nel piatto di gnocchi al sugo, Frontirre’: “Atto destabilizzante o scherzo”

‘Hanno voluto mandare un messaggio ben preciso, parlando in quello che e’ il linguaggio del carcere. Per questo motivo, abbiamo promosso un’inchiesta interna e trasmetteremo tutti gli atti alla Procura’.
‘Hanno voluto mandare un messaggio ben preciso, parlando in quello che e’ il linguaggio del carcere. Per questo motivo, abbiamo promosso un’inchiesta interna e trasmetteremo tutti gli atti alla Procura’. Lo ha dichiarato il direttore del carcere di Sanremo, Francesco Frontierre’, intervenendo sul caso di un detenuto che, ieri e pranzo, si e’ trovato un topolino morto nel piatto di gnocchi al sugo. Piatto che e’ stato restituito subito dopo all’addetto della cucina.
‘E’ sicuramente uno scherzo di cattivo gusto o un gesto architettato a regola d’arte per fomentare una situazione di invivibilita’ – ancora il direttore del carcere -. Se davvero il topolino fosse stato nella pentola, prima di finire nel piatto, quest’ultimo avrebbe dovuto essere cotto o, comunque, disfatto. Invece, sembrava soltanto appoggiato ed era integro’.
Da una prima ricostruzione, sembra che l’addetto al pranzo si fosse recato presso la cella del detenuto, versando un mestolo di gnocchi nel piatto e che subito dopo il carcerato abbia lamentato la presenza del corpo estraneo. Prosegue Frontirre’: ‘Ci sono molti detenuti della zona di Genova, ad esempio che vogliono avvicinarsi, per un motivo o per l’altro, a casa. E i modi per esternare alcune situazioni di malessere sono molti, tra cui non si esclude pure questo. Comunque sia, noi non abbiamo nulla da nascondere, c’e’ un’inchiesta in corso e trasmetteremo tutti gli atti alla Procura della Repubblica’.