Curdi presi a sprangate da una spedizione punitiva di “calabresi”: 4 condanne a Ventimiglia

In primo grado sono stati condannati: Luciano Arsi’, 36 anni (2 anni e 2 mesi di reclusione); Calogero Sallia, 23 anni (1 anno e 8 mesi); Daniele Gentile, 24 anni e Alexandro Pizzi, di 25 anni (1 anno e 6 mesi).
Si e’ chiuso, oggi, davanti al giudice monocratico Anna Bonsignorio, di Ventimiglia, con quattro condanne, il processo per direttissima relativo alla spedizione punitiva organizzata da un commando di una decina di calabresi che, l’8 marzo scorso, nel centro storico della citta’ di confine hanno picchiato e preso a sprangate cinque immigrati turchi di etnia curda, colpevoli di essere entrati in un bar per ‘calabresi’ e di essersi fatti sorprendere a giocare a calcetto, il giorno dopo, in un campetto della citta’ alta. Con l’accusa di lesioni dolose aggravate sono stati così condannati: Luciano Arsi’, 36 anni (2 anni e 2 mesi di reclusione);Calogero Sallia, 23 anni (1 anno e 8 mesi); Daniele Gentile, 24 anni e Alexandro Pizzi, di 25 anni (1 anno e 6 mesi).
Nel corso della lunga discussione, avvenuta alla presenza dell’avvocato Marzia Ballestra, che difende tre dei quattro imputati, e’ emerso che l’aggressione non e’ avvenuta per motivi specificatamente razziali. Secondo la difesa, infatti, i quattro avrebbero agito in modo analogo con chiunque fosse entrato in quel bar senza essere ‘calabrese’.
La difesa, comunque, ha sempre sostenuto la loro estranieta’ ai fatti, spiegando che ad aver agito e’ stato un gruppo di persone e che per quanto possano essere stati presenti, non necessariamente devono aver preso parte attiva all’aggressione. ‘Attendero’ i quaranta giorni per il deposito delle motivazioni – ha commentato il legale – dopodiche’ ricorreremo sicuramente in Appello’. L’indagine venne condannata dai carabinieri di Ventimiglia Alta che fermarono quattro dei responsabili.