Bufera su Scajola: Di Pietro chiede le dimissioni del ministro, ma Berlusconi le repinge

Antonio Di Pietro ha subito chiesto le dimissioni del
ministro, mentre il Pd ha sollecitato chiarimenti invitando Scajola a riferire direttamente in Parlamento sulla vicenda.
Bufera politica sul ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola il cui nome e’ stato fatto nell’inchiesta di Perugia sul G8 alla Maddalena (con la presunta vicenda dell’acquisto di un immobile per la figlia). Antonio Di Pietro ha subito chiesto le dimissioni del
ministro, mentre il Pd ha sollecitato chiarimenti invitando Scajola a riferire direttamente in Parlamento sulla vicenda. Per contro, dal Pdl e’ salito un coro di solidarieta’ in difesa del ministro che oggi e’ stato anche a colloquio con il premier Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. E lo stesso presidente del consiglio, si e’ appreso, nel faccia a faccia ha voluto tranquillizzare l’ex coordinatore di Forza Italia, invitandolo ad andare avanti a testa alta senza farsi condizionare da una inchiesta che, per molti esponenti del partito, sembra il frutto di un ‘disegno preordinato’ e che sarebbe stata cavalcata da una stampa non certo amica.
Il ministro, per parte sua di e’ detto amareggiato anche perche’ e’ stata coinvolta la sua famiglia. Ma ha anche assicurato che non si fara’ intimidire. ‘La mia coscienza e’ pulita’, ha protestato. ‘Nella vita – ha aggiunto – possono capitare cose incomprensibili. E questa e’ addirittura sconvolgente. Colpisce con una violenza senza precedenti il mio privato e la mia famiglia’. Lo stato maggiore del Pdl ha fatto quadrato attorno al ministro preso di mira dal partito di Di Pietro, ma anche dal Pd che con Anna Finocchiaro, ha chiesto espressamente con una lettera a Schifani di invitare Scajola a chiarire in Senato sulle notizie apparse su alcuni quotidiani. Una presa di posizione che non e’ piaciuta affatto a Gaetano Quagliariello che ha accusato la sinistra di perseverare nell’uso politico della giustizia’. Ma Di Pietro non ha voluto sentire ragioni e la sua richiesta e’ stata netta: ‘Riteniamo che il ministro Scajola debba rassegnare immediatamente le dimissioni affinche’ da una parte possa difendersi nelle sedi competenti dall’altra possa evitare di mettere in imbarazzo le istituzioni che rappresenta’. Dal centrodestra e’ scattata la controreazione a quello che il ministro Altero Matteoli ha definito ‘intramontabile giustizialismo’, per cui ‘ad un ministro, neppure indagato, si chiedono le dimissioni. ‘Sono certo – ha detto Matteoli unendo la sua voce a quella degli altri colleghi – che Claudio Scajola avra’ modo chiarire i fatti’.