Bimbo di 8 anni costretto a mangiare cipolle e le pagine del diario: madre sotto inchiesta a Sanremo

E poi, veniva picchiato in ogni parte del suo corpicino, sottoposto a violenze psicologiche e trascurato a livello igienico e sanitario. Lunedì l’udienza preliminare. Era cresciuto a botte e punizioni.
Costretto ad ingoiare le pagine del diario oppure a mangiare cipolle per cena. E poi, picchiato in ogni parte del suo corpicino, sottoposto a violenze psicologiche e trascurato a livello igienico e sanitario. Al centro degli abusi è un bambino (all’epoca dei fatti) di 8 anni, abitante a Sanremo. Sotto accusa è la mamma di lui, M.T., di 31 anni, che lunedì prossimo dovrà comparire davanti al gup Eduardo Bracco per l’apertura dell’udienza preliminare.
La donna è accusata di maltrattamenti, lesioni e violenza privata, reati commessi a margine di una brutta vicenda familiare, venuta a galla nel marzo del 2009, grazie alla scuola. Il bimbo aveva iniziato a mostrare una certa insofferenza anche in classe, con gli insegnanti.
Sembrava trascurato e quando il personale scolastico ha provato ad approfondire la vicenda, ha scoperto una situazione di abusi che probabilmente andavano avanti da parecchio tempo. In particolare, il genitore è accusato di avere fatto mangiare al figlio, per punizione, almeno due pagine del diario. Sembra anche, secondo la ricostruzione egli inquirenti, che il piccolo – per il quale è stato nominato curatore speciale, il procuratore legale Alessandro Gallese – fosse costretto a cibarsi di cipolle e spesso finiva per andare a letto senza cena.