Venerdì 2 aprile a Sanremo incontro con Libereso Guglielmi sul tema “Mangiare il giardino”

21 marzo 2010 | 13:57
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Venerdì 2 aprile a Sanremo incontro con Libereso Guglielmi sul tema “Mangiare il giardino”

La giornata avrà una appendice golosa alle 20.30 quando sarà possibile gustare un menù con alcune ricette ispirate alla lezione di Libereso e realizzate dall Chef Sergio Sartor

Venerdì 2 aprile 2010 alle ore 17.30 presso il ristorante “Il Melograno” Via Montà 1 Sanremo incontro con Libereso Guglielmi sul tema "Mangiare il giardino" conduce l’incontro Claudio Porchia.
Alle 19.00 aperitivo.
Ingresso libero.
La giornata avrà una appendice golosa alle 20.30 quando sarà possibile gustare un menù con alcune ricette ispirate alla lezione di Libereso e realizzate dall Chef Sergio Sartor ( Prenotazione obbligatoria telefonando  al 0184/502448).
Scheda Libro: “Mangiare il giardino: la lezione di Libereso”
Mangiare piante e fiori per l’eterna giovinezza  è il segreto di Libereso Guglielmi,
“Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta“.
Si tratta del secondo libro che la casa editrice Socialmente dedica al famoso giardiniere di Calvino, dopo quello pubblicato ad inizio anno,  dal titolo “Oltre il giardino: le ricette di Libereso”, curato sempre da Claudio Porchia.
All’interno del nuovo volume sono riportate due lezioni che Libereso ha tenuto nel mese di aprile sul tema delle erbe spontanee commestibili.  La prima a Bologna in occasione del “Cosmoprof”,  la fiera internazionale  della cosmesi e profumeria; la seconda a Casalecchhio sul Reno (BO) nello splendido parco di Villa Telon.
“ L’ elisir di lunga vita?  Mangiare fiori e piante spontanee: il glicine, ad esempio, è ideale nell’ insalata, mentre il sambuco è buono fritto” questo uno dei segreti di Libereso, che aggiunge:  “Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo nemmeno e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta“.
Un libro particolare,  a cominciare dai numerosi riferimenti alle erbe spontanee ed ai  preziosi consigli su come curarsi con le erbe; una lettura che si rivela interessante a più livelli, come sempre accade quando si ha la ventura di incontrare Libereso: da un lato il semplice piacere della scoperta della possibilità di utilizzare erbe che crescono spontaneamente e dall’altro la conoscenza del loro uso medicinale perduto nel corso tempo, nel passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale.
La riscoperta della biodiversità presente nelle nostre campagne, con molti riferimenti botanici, semplici e di facile lettura, rendono il libro adatto ad una diffusione nelle scuole, cui Libereso propone di realizzare un  “giardino dei semplici” ed introdurre la “fitoalimurgia”, cioè la conoscenza delle erbe spontanee a fini alimentari,  fra le materie di insegnamento.
Nella parte finale del libro sono contenuti alcuni disegni  a colori, selezionati fra quelli realizzati in occasione del libro con le ricette. Disegni con personaggi curiosi e ironici, immersi in attività culinarie e circondati da fiori, alberi, piante. Personaggi simpatici e dotati tutti di un gran naso e sempre sorridenti, che testimoniano l’influenza del maestro  Antonio Rubino, che era vicino di casa di Libereso.
Un libro con una copertina e rilegatura elegante che rappresenta anche un’ottima occasione per un regalo.