Sabato 17 presso l’ex Chiesa Anglicana di Bordighera Lella Costa presenta “La sindrome di Gertude”

31 marzo 2010 | 07:02
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Sabato 17 presso l’ex Chiesa Anglicana di Bordighera Lella Costa presenta “La sindrome di Gertude”

“Fughe di karta” giunta quest’anno alla sua terza edizione, è iniziativa voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bordighera: terminerà sabato 8 maggio con lo psicologo e opinionista televisivo Alessandro Meluzzi

In veste di scrittrice Lella Costa si presenta al pubblico di “Fughe di Karta” per il quarto appuntamento della serie, in programma sabato 17 aprile, alla Chiesa Anglicana di Bordighera. Abbandonando le tradizionali vesti di attrice e cabarettista, la Costa si cimenta in una sorta di autobiografia (scritta insieme ad Andrea Casoli), dove, a briglia sciolta, racconta di sé e dei tantissimi incontri che hanno caratterizzato un percorso umano e artistico fertilissimo. Perfino inutile evidenziare che l’incontro, condotto come sempre da Claudia Claudiano, offrirà al meglio la verve e la straordinaria carica ironica dell’attrice milanese, sempre amatissima da un pubblico trasversale.
“Siamo stati molto contenti dell’esito ottenuto fino ad oggi -afferma l’Assessore alla Cultura Ugo Ingenito- con una serie di incontri che hanno unito la popolarità degli autori alla loro capacità comunicativa, apprezzata da un pubblico sempre numeroso. Così sarà anche in questa circostanza…”.
“Fughe di karta” giunta quest’anno alla sua terza edizione, è iniziativa voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bordighera: si articola in cinque momenti (uno al mese) da gennaio a maggio. Terminerà sabato 8 maggio con lo psicologo e opinionista televisivo Alessandro Meluzzi.

Il libro: La sindrome di Gertrude-Quasi un’autobiografia

Dalla quarta di copertina: Gertrudismo s.m. Neologismo liberamente ispirato al noto personaggio manzoniano, indica la tendenza compulsiva a tratti patologica a rispondere affermativamente a proposte, richieste e provocazioni, quasi mai valutandone con attenzione le conseguenze. La risposta non comporta necessariamente sventura, talvolta qualche ripensamento.
Lella Costa ha preso a prestito il noto personaggio manzoniano, anche noto come la Monaca di Monza, per connotare questa esperienza letteraria, della quale lei stessa ci parla. “Capita di rispondere di sì a uno che invece si farebbe meglio a ignorare. Per passione, per noia, per ribellione, per curiosità, per sfinimento, perché si sa resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Ecco, io più o meno funziono così: quando mi chiedono qualcosa, tendo a rispondere di sì. L’idea che a qualcuno possa interessare un libro su di me, detto tra noi, continua un po’ a turbarmi. Però in fondo mi piace, e anche tanto, e mi lusinga un po’, anzi parecchio. A patto, naturalmente, che sia chiaro in partenza ciò che questo libro non è e non vuole essere: niente agiografia, niente pettegolezzo, niente eccesso di autoreferenzialità; piuttosto il gusto di provare a raccontare quella sorta di molteplicità che ha finito per caratterizzare la mia vita”.
Dunque, in sintesi, in questo libro la Costa si diverte a raccontarci di carcere e cinema, scarpe e solidarietà, teatro e teiere, musica e memoria, doppiaggio e diritti civili; ma anche di musicisti, attrici, cantante, scrittori, poetesse, stilisti (wow!), soubrette, registi, chirurghi, e soprattutto di quegli esseri di sovrumana generosità che vanno sotto l’etichetta riduttiva di “pubblico”.

Lella Costa

Lella Costa, all’anagrafe Gabriella è laureata in lettere e diplomata all’accademia dei Filodrammatici di Milano debutta nel 1980 con il primo monologo, scritto da Stella Leonetti: “Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze” a cui segue nell’85 un altro monologo scritto da Patrizia Balzanelli. Debutta nel 1987 con il primo spettacolo di cui è anche autrice, “Adlib”, a cui seguiranno nel 1988 “Coincidenze”, nel 1990 “Malsottile”, nel 1992 “Due”, nel 1994 “Magoni” (musiche originali di Ivano Fossati); 1995 “La daga nel loden”, nel 1996 “Stanca di guerra” (testo scritto con la collaborazione di A. Baricco), nel 1998 “Un’altra storia” regia di G.Vacis, nel 2000 “Precise parole”, nel 2002 è voce narrante dello spettacolo “Occhi Scritti” scritto e diretto da Francesco Cavalli e Pasquale D’Alessio, nel 2001 partecipa all’allestimento italiano dei “Monologhi della Vagina” di Eve Ensler, nel 2002 “Traviata”, nel 2005 "Alice, una meraviglia di Paese" regia di G.Gallione, nel 2007 "Amleto”. Nel 2009 debutta con “Ragazze, nelle lande scoperchiate del fuori”, spettacolo con il quale è attualmente in tournée.
Per la televisione partecipa a: “La TV delle ragazze”, “Fate il vostro gioco”, ”Ottantanonpiùottanta”, “Il gioco dei nove”, “Maurizio Costanzo Show”; nel 1999 è protagonista di una puntata di “Comici” condotto da S. Dandini. Per la trasmissione “Palcoscenico” Rai 2 va in onda la ripresa televisiva di “Traviata” . Nel 2006 partecipa al programma tv di Natalino Balasso “Mitiko” (La 7).
Per il Cinema partecipa a: “Ladri di saponette” di Maurizio Nichetti” e “Visioni private” di Francesco Calogero.
Per la radio: nel ’98 su Rai Radio conduce una striscia quotidiana, nel ’99 per Radio Rai 3 è protagonista di venti puntate di letture e commenti da “Il Paradiso degli Orchi” di Daniel Pennac.
Libri:
1992 ed. Feltrinelli “La daga nel loden”
1998 ed. Feltrinelli “Che faccia fare”
2002 ed. Feltrinelli “In Tournèe”
2008 ed. Feltrinelli “Amleto, Alice e la Traviata”
2009 ed. Rizzoli “La sindrome di Gertrude – Quasi un’autobiografia”
Riviste:
Dal 2006 collabora con una sua rubrica con la rivista Anna.