Questionario dell’ Unione Piccoli Proprietari Immobiliari ai candidati alle elezioni regionali

4 marzo 2010 | 10:39
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Questionario dell’ Unione Piccoli Proprietari Immobiliari  ai candidati alle elezioni regionali

Le risposte saranno discusse e dibattute tra i componenti il Coordinamento provinciale UPPI e gli associati presso le delegazioni comunali presenti sul territorio e saranno pubblicate sul prossimo numero del periodico “La Gazzetta Immobiliare”

L’Uppi, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari- della provincia di Imperia, ha trasmesso ai candidati alle prossime elezioni regionali un questionario in materia immobiliare.
Il questionario dovrà essere restituito all’Uppi entro e non oltre il 15 marzo 2010 per posta elettronica o fax.
Le risposte  saranno discusse e dibattute tra i componenti il Coordinamento provinciale Uppi e gli associati presso le delegazioni comunali presenti sul territorio e saranno pubblicate sul prossimo numero del periodico “La Gazzetta Immobiliare”, organo ufficiale Uppi.

Ecco il testo del Questionario:

1. Ritiene opportuna l’istituzione in Regione di una Commissione Consultiva in tema di edilizia, urbanistica e fiscalità formata dalle associazioni dei proprietari, dei conduttori, dei consumatori, degli agenti immobiliari, degli amministratori di condominio?
2. La legge regionale 16/2008 (art. 23 lett. m) impone una DIA e conseguente riaccatastamento in caso di affitto di locali abitativi adibiti ad ufficio e viceversa, anche senza opere edilizie. Ovvero non è più possibile, dal 2008, pur senza eseguire nessun tipo di opere edilizie affittare per un certo periodo un alloggio abitativo ad uso ufficio e viceversa.
La norma é vessatoria e pone tantissimi cittadini liguri che la ignorano nella condizione di fuorilegge e come tali sanzionabili. Lei cosa ne pensa in merito?
3. Quali strumenti e incentivi, anche di carattere economico-fiscale, pensa di adottare per recuperare il tessuto edilizio esistente?
4.La legge regionale n. 49/2009 “Piano Casa” esclude dalle possibilità di ampliamento sia gli edifici completamente condonati in fascia 1 sia quelli parzialmente condonati in fascia 1. Riteniamo la norma illecita perché il condono è tuttavia legge dello Stato che sotto tutti i rispetti equipara l’immobile condonato a quelli regolari. Prova ne è che l’immobile condonato è soggetto alle medesime norme fiscali. In caso di elezione ritiene opportuno assumere iniziative per promuovere una correzione?