Massimo D’Eusebio su Gaetano Scullino e la vicenda del trasferimento del canile di Ventimiglia

E’ finita l’epoca in cui il candidato sindaco Scullino si buttava in mare per salvare un cane in balia delle onde.
Oggi lo lascerebbe affogare…
Ho appreso dai giornali del nuovo episodio della fiction Tano contro tutti in versione anti randagi.
A quanto pare il sindaco ha convinto i suoi pari della zona intemelia che è più conveniente trasferire 70 cani residenti all’ex macello e al così detto “sgambettamento”in  altri canili.
Come socio della L.N.D.C. E veterinario mi sono stupito leggendo un articolo in cui il Sindaco affermava che il costo giornaliero per ogni cane residente al canile di Ventimiglia ammontava a 7 euro allora ho fatto qualche calcolo con il bilancio consuntivo del canile del 2008 ed ho appurato che questa asserzione è del tutto sbagliata.
Infatti la spesa giornaliera è di 3 euro comprensiva delle cure dei gatti randagi è a carico di tutti i 17 comuni della zona.
Il costo negli altri canili presi in considerazione ammonta a 4-5 euro per cane, quindi perché trasferire questi cani, sapendo in più che si metterebbero a rischio alcuni posti di lavoro degli operatori del canile?
Dato che non è la convenienza sarà forse la necessità di spostare quei fastidiosi animali dalla via “Monte Napoleone “ ventemigliusa, quella zona residenziale (a detta del sindaco) di raro pregio che è la zona Peglia?
In questi giorni si deve decidere definitivamente della sorte dei 70 cani e di conseguenza anche di come viene speso il denaro dei cittadini di tutta la zona intemelia.
Confido nell’ intelligenza degli altri sindaci per risolvere la questione nella maniera più logica.

D’Eusebio Massimo
Rifondazione Comunista
circolo “Vitò” Ventimiglia