Patto di stabilita´ |
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L´opposizione replica alle accuse di Zoccarato (e rilancia).

23 marzo 2010 | 15:04
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L´opposizione replica alle accuse di Zoccarato (e rilancia).
L´opposizione replica alle accuse di Zoccarato (e rilancia).
L´opposizione replica alle accuse di Zoccarato (e rilancia).
L´opposizione replica alle accuse di Zoccarato (e rilancia).

La strada intrapresa dalla Giunta Zoccarato di congelare il 75 % dei debiti già maturati verso le imprese e di sospendere i cantieri non previsti dal programma è sbagliata, illegittima e pericolosa.

Questa mattina, nella sala giunta del Comune di Sanremo, gli esponenti di punta del PD cittadino hanno replicato alle accuse rivolte, dall´amministrazione Zoccarato, alla giunta Borea in merito alle responsabilita´ di quest´ultima sulla situazione attuale di impossibilta´a far si che, l´attuale governo cittadino, rispetti il famigerato ´patto di stabilita´. Presenti all´ incontro i quattro consiglieri PD di opposizione Andrea Gorlero, Francesco Prevosto, Leandro Faraldi e Domenico Infante, oltre al segretario cittadino del Partito Democratico Mario Robaldo.
“Innanzi tutto- ha esordito Gorlero –ci sembra che l´atteggiamento tenuto dall ´attuale amministrazione in merito ad un tema delicato come quello del ´Patto di Stabilita´ sia all´insegna del presappochismo e dello scarica barile. Riteniamo, oltretutto, illegittima la decisione di ridurre i pagamenti dovuti e bloccare  i cantieri gia´in corso. Infine, siamo dispiaciuti di non essere stati coinvolti nel processo decisionale che a portato alle attuali delibere. Molte volte la maggioranza ha parlato di concertazioni e collaborazioni con l´opposizione in merito a temi di interesse comune, parole a cui poi, purtroppo, non hanno fatto seguito i fatti.”
Ecco , qui di seguito, il documento prodotto dal gruppo di lavoro PD in merito alla spinosa questione:
Alcune constatazioni ed una richiesta al Sindaco Zoccarato sul Patto di Stabilità 2010
 1) In campagna elettorale il sindaco Zoccarato forniva dati fasulli quando denunciava l’immobilismo dell’Amministrazione Borea ! Infatti oggi lamenta che il comune di Sanremo nel 2009 ha fatto troppi pagamenti alle imprese ( oltre 28 milioni di euro) per opere ; vuol dire che l’Amministrazione Borea aveva finalmente dato ai cittadini i servizi e le opere che aspettavano da sempre ( riqualificazione di Via Matteotti e del centro, pista ciclabile, pista di atletica leggera, asili nido, riqualificazione di tutte le scuole e tanto altro ).
E comunque non è vero che l’amministrazione Borea ha contratto troppi mutui e speso troppo. Negli anni 2002 e 2008 ( gli ultimi anni dei sindaci Bottini e Borea ) le spese per rimborso mutui sono state 2.713.000 di euro e 2.728.000 di euro e il totale delle spese sono state 179.021.000 e 184.958.000 e praticamente coincidono, a ben 6 anni di distanza; inoltre nel periodo 2004/2008 i dipendenti del comune sono scesi da 616 a 569.
 2) Nel 2009 la Giunta Zoccarato ha sottovalutato il problema , Al di là delle vere cause dello splafonamento del Patto che sono l’irragionevolezza delle regole del patto di stabilità del ministro Tremonti, criticate dagli imprenditori e persino dalla Corte dei Conti che le ha sottoposte all’esame della Corte Costituzionale, l’obiettiva crisi degli incassi del Casinò nel 2009 e le cattive e costose scelte gestionali delle amministrazioni Bottini e Zoccarato . Infatti la Giunta da luglio a dicembre 2009 si è trastullata sulle relazioni degli uffici; non ha adottato alcuno dei provvedimenti che questi proponevano ( programmazione dei pagamenti e vendite immobiliari ) ed ha anzi fornito esplicita indicazione di effettuare i pagamenti senza curarsi del prospetto allegato al bilancio 2009 dimostrativo che i flussi di cassa di entrate e spese in conto capitale sommati ad entrate e spese correnti avrebbero rispettato il Patto. Il tutto con la frequente assenza del sindaco Zoccarato alle riunioni relative!
 3) Nel 2010 la Giunta Zoccarato drammatizza il problema dello sforamento del Patto, senza curarsi dei drammatici effetti sociali delle sue scelte sul difficile momento economico e sui livelli dell’occupazione. Infatti prima con la delibera n° 73 del 19 febbraio 2010 anziché definire tempi certi di pagamento ai fornitori come richiesto dall’art. 9 del D. Legge ° 78/2009 aveva deciso di non pagare le opere pubbliche in corso se non entro i limiti imposti dal Patto di Stabilità , inducendo le imprese a mettere i propri dipendenti in casse integrazione. Quindi, il 16 marzo scorso ha adottato la delibera n° 112 concernente il programma dei pagamenti delle opere pubbliche, decidendo
– di destinare la somma di 4.900.000,00 euro al pagamento
a) degli stati di avanzamento lavori già maturati, in ragione solo del 25 % del debito
b) di alcune opere appaltate ( strategiche ), corrispondendo il 100 % di quanto maturerà
c) di alcune nuove opere ( urgenti per motivi di incolumità e sanità pubblica) , corrispondendo anche ad esse il 100 % di quanto maturerà
– di sospendere gli altri lavori in corso di esecuzione non contenuti nel programma .
4) La strada intrapresa dalla Giunta Zoccarato di congelare il 75 % dei debiti già maturati verso le imprese e di sospendere i cantieri non previsti dal programma è sbagliata, illegittima e pericolosa.
E’ sbagliata perché in un momento economico così difficile ha ricadute sociali enormemente negative in materia di investimenti e consumi nel territorio del nostro comune.
E’ illegittima, perché è evidente che quantomeno per i debiti certi ed esigibili esista un obbligo in sede di previsione di flussi di cassa di prevederne il pagamento e quindi condiziona la redazione del bilancio 2010 in forma imprudente e non veritiera prevedendo, tra l’altro, nuove opere pur in presenza di debiti scaduti e non pagati. E non capiamo nemmeno se la scelta di non pagare le imprese e bloccare i cantieri sia una scelta irreversibile, perché certamente non sarà più possibile in corso d’anno modificare le previsioni dei flussi di cassa ( ovviamente non è possibile nascondere la polvere sotto il tappeto ! ) a meno che le imprese non intervengono coercitivamente nei confronti del Comune, determinando i danni all’economia cittadina ed erariali verso il Comune che stiamo denunciando.
Inoltre ancorché qualificata formalmente delibera di mero indirizzo, e infatti i funzionari non hanno dato il parere di regolarità tecnica, in realtà configura una scelta gestionale del Comune e quindi è stata assunta in violazione delle competenze della Giunta Comunale.
 E’ pericolosa perché
– attiva un potenziale ed enorme danno erariale al Comune di Sanremo, per interessi su ritardati pagamenti ( a marzo non verranno pagati stati d’avanzamento maturati per 3.950.000,00 euro ), e per maggiori costi relativi ai cantieri sospesi, di entità certamente superiore al taglio del 5% dei trasferimenti del Ministero dell’interno quale eventuale sanzione dello sforamento dei limiti del Patto di Stabilità
– crea un’illecita disparità di trattamento tra imprenditori, bloccando alcuni cantieri e non altri e attivandone, inoltre, di nuovi.
5) Il comune di Sanremo per effettuare i pagamenti alle imprese nel 2010 non ha problemi di cassa . La disponibilità di cassa del Comune di Sanremo al 26/02/2010 ammontava a 43.872.456,27 di euro e quindi consentirebbe di pagare i debiti già maturati e quelli conseguenti agli impegni assunti e quindi il blocco dei pagamenti e dei cantieri è determinato solo dalla volontà di evitare l’eventuale sforamento del Patto .
 6) Quindi esistevano ed esistono altre strade per rispettare i limiti imposti dal Patto di Stabilità!
Prima di tutto rileviamo che nel tenere il rapporto con la Regione Liguria per ridefinire i limiti del Patto di Stabilità Regionale la Giunta Zoccarato non ha considerato la lunga pausa imposta all’azione amministrativa della Regione dalle elezioni e non ha attivato la relativa procedura ai sensi di legge con largo anticipo, visto che essa deve concludersi entro il 31 maggio ed esiste il concreto pericolo che ciò non sia più possibile!
Poi, riconosciamo che in base all’art. 77 bis della legge 133/2008 il bilancio del comune deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e spesa corrente in misura tale che unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e spesa in conto capitale sia garantito il rispetto del patto di stabilità.
Ma anziché deprimere le previsioni dei flussi di cassa per spese in conto capitale, come fa la Giunta Zoccarato, crediamo che consistenti previsioni di flussi di cassa di entrate in conto capitale siano possibili sin dal 2010, attraverso una corretta destinazione dei beni immobili e pacchetti azionari di proprietà del comune di Sanremo
Inoltre riteniamo sia necessaria contenere la previsione di qualsiasi aumento della spesa corrente relativo a singoli centri di spesa, ad esempio l’appalto della nettezza urbana che nel 2010 è già aumentato di 1 milione di euro, in presenza dell’obbligo di mantenere complessivamente la spesa corrente entro il limite massimodi 82.126.819,94 euro.
 7) La Giunta Zoccarato ignora l’apporto delle minoranze ed il principio di continuità dell’azione amministrativa. Dal luglio 2009 quando la Ragioneria del Comune ha segnalato per la prima volta all’amministrazione Zoccarato la possibilità di sforare i limiti del Patto di Stabilità nel 2009 ad oggi, l’Amministrazione Zoccarato non ha ancora coinvolto le minoranze fatta eccezione per una riunione di capigruppo nei giorni scorsi.
Evidentemente il Sindaco ritiene che la sua maggioranza sia assolutamente autosufficiente, e fa male e crederlo.
Nel merito della continuità dell’azione amministrativa gli ricordiamo che la Sua amministrazione ha accumulato colpevoli ritardi sulle opere pubbliche che non hanno riflessi sul patto di stabilità , in particolare quelle finanziate dalla comunità europea per le quali probabilmente anche il cofinanziamento comunale è fuori dai limiti del Patto, in forza dell’accordo Stato-Regioni del 12 febbraio 2009. Denunciamo quindi la battuta d’arresto di oltre 40 milioni di euro di investimento che non condizionano il bilancio comunale quali il Progetto Pigna-Mare, il Palasalute, il parcheggio davanti alla stazione ferroviaria, portati avanti dalla precedente amministrazione.
In conclusione, il Partito Democratico di Sanremo, per tutti i motivi che sono stati evidenziati, chiede al Sindaco Zoccarato di revocare immediatamente le delibere della Giunta Comunale nn° 73 e 112 del 2010 disponendo contestualmente il pagamento di tutti i debiti per stati d’avanzamento lavori e di trarre dalla vicenda, subito dopo, tutte le necessarie conseguenze .