Lettera Aperta di Sandro Matricardi e Silvano Novaro di Confesercenti

5 marzo 2010 | 11:26
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Lettera Aperta di Sandro Matricardi e Silvano Novaro di Confesercenti

Comprendiamo le problematiche esposte dal Ministro Vittoria Brambilla sull’argomento, ma ad ogni male si può trovare un rimedio, con la collaborazione e la buona volontà di tutti

Lettera Aperta di Sandro Matricardi, presidente Asshotel Confesercenti provincia di Imperia  e Silvano Novaro, presidente Asshotel Confesercenti del Golfo Dianese al Ministro per il Turismo Vittoria Brambilla, al Ministro per le Attiviyà Produttive Claudio Scajola, all’Assessore Regionale Margherita Bozzano, alla Confesercenti Nazionale, alla Confesercenti Regione Liguria all’Stl Riviera dei Fiori, alla CCIA di Imperia, all’Azienda Speciale di Imperia, alle Strutture Ricettive della Provincia di Imperia e agli Organi di Informazione:
Ecco alcuni dati che devono far riflettere: in Francia è stata abbattuta l’iva su tutto il settore del turismo al 5,5%, la Spagna è già al 7%.
In Italia gli stabilimenti balneari pagano il 20%, gli hotel e ristoranti il 10%.
Non è possibile che uno stato come il nostro, impegnato nella promozione del turismo, continui a non dare risposte chiare di fronte ad una richiesta che da anni proviene dalla nostra categoria. Non si tratta ovviamente di  questo governo, ma di un’abitudine consolidata a dimenticare le necessità di un settore che sta alla base della nostra economia. Noi albergatori abbiamo scelto di mantenere prezzi competitivi, specialmente in bassa stagione, abbiamo aggiunto benefit alle nostre offerte, ci siamo impegnati in ogni modo per rimanere sul mercato, ora ci stiamo adeguando alle normative regionali per la nuova classificazione alberghiera, il che comporta anche grossi investimenti.  Garantiamo un servizio utile all’economia di tutto il paese.
Ora, con questo drastico ribasso dell’Iva in Francia, ci troviamo spiazzati, ed in particolare noi che lavoriamo in zona di confine siamo pesantemente penalizzati.
Con sconti fiscali così importanti i nostri competitors francesi hanno guadagnato un grande vantaggio. Per non parlare dei loro aeroporti che funzionano benissimo, perfettamente collegati con i centri turistici e delle vie di comunicazione su rotaia con treni efficienti, numerosi e puntuali.
Capiamo gli interventi per il settore dell’industria automobilistica, ma il turismo in Italia non conferisce certamente minori risorse. A livello occupazionale possiamo tranquillamente paragonarci al settore industriale, per non parlare della ricaduta d’immagine grazie al nostro costante, costoso ed importante lavoro di promozione del territorio.
La nostra associazione di categoria sta insistendo da anni a livello nazionale affinchè le aliquote vengano abbassate, chiediamo un ulteriore impegno a tutti i livelli.
Comprendiamo le problematiche esposte dal Ministro Vittoria Brambilla sull’argomento, ma ad ogni male si può trovare un rimedio, con la collaborazione e la buona volontà di tutti.
Ribadiamo che noi operatori turistici abbiamo già ribassato i prezzi, ora tocca alle istituzioni venirci incontro.