“Le dichiarazioni vuote sono diventate il marchio di fabbrica del Pdl”, Sindoni replica a Scajola

26 marzo 2010 | 16:27
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“Le dichiarazioni vuote sono diventate il marchio di fabbrica del Pdl”, Sindoni replica a Scajola

Il candidato alle regionali per l’Udc, Antonio Sindoni risponde a Scajola, quando lo accusa di essersi schierato con un candidato che raggruppa al suo interno anche la sinistra massimalista, fatta di anticlericali e abortisti.

‘Ancora una volta il Pdl si lancia all’arrembaggio per rubare all’Udc qualche elettore. Mi chiedo come possa Scajola affermare seriamente che l’Udc in Liguria si è schierato con gli abortisti e che sta tradendo i valori cristiani’. Antonio Sindoni, candidato al Consiglio Regionale per l’Udc, in appoggio alla candidatura a governatore, di Claudio Burlando, risponde cosi’ alle accuse mosse, nelle ore scorse, dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che ha accusato l’Udc, a livello regionale, di essersi schierato con un candidato che raggruppa al suo interno anche la sinistra massimalista, fatta di anticlericali e abortisti. Stamani, a Ventimiglia, ad esempio, ha mostrato un ‘santino’ di Sindoni, sottolineando come nei volantini di propaganda elettorale, l’Udc non ha inserito da alcuna parte il nome di Burlando accanto a quello del candidato.

‘A quanto pare – continua Sindoni – le dichiarazioni vuote sono diventate il marchio di fabbrica del Pdl. Lo si vede in citta’ qui a Sanremo, con le grandi battute ad effetto del sindaco Maurizio Zoccarato, che non sfociano mai in un’azione concreta, e lo si vede ancora piu’ macroscopicamente a livello nazionale. In due anni di governo abbiamo sentito tanti annunci entusiastici, ma non si e’ concretizzato nulla. In due anni di governo abbiamo sentito tanti annunci entusiastici, ma non si è concretizzato nulla: le tasse dovevano diminuire ed invece sono aumentate, non è stata fatta nessuna riforma e la piccola-media impresa sta morendo (ricordo che solo in provincia di Imperia, nel corso di un annetto sono sparite 400 aziende). Va bene che c’è la crisi, ma non è stata presa nessunissima contromisura. Per l’impresa, tanto per fare un esempio, si potevano rivedere gli studi di settore, provvedere alla revisione del sistema fiscale, ormai giunto a limiti insopportabili, e semplificare la burocrazia, che avvelena il lavoro quotidiano di milioni di italiani. E poi c’è il grande tema delle famiglie in in difficoltà, che andrebbero aiutate disponendo un adeguato quoziente familiare, non delle umilianti “family card”, che hanno mortificato le persone, specie gli anziani bisognosi, perché qui c’è chi non arriva a fine mese e loro dibattono solo di temi “paravento”, dalle escort alle intercettazioni telefoniche, dai vari lodi per sfuggire ai processi sino alla par condicio televisiva. Altro che “governo del fare”, la maggioranza ha più di 100 parlamentari e nonostante questo non riesce a dare corpo all’indispensabile serie di riforme che il Paese si aspetta’.

Conclude Sindoni: ‘Voglio comunque ribadire che la nostra alleanza con Burlando risponde alla condivisone di un programma preciso, che ovviamente non prevede iniziative contro i valori tradizionali e cristiani che l’Udc da sempre sostiene e difende. Ricordiamoci che si tratta di elezioni amministrative, non di elezioni politiche, le Regioni non legiferano sull’aborto o sull’eutanasia. Ma d’altra parte per tutta la campagna elettorale il Pdl ha preferito spostare l’attenzione su altri temi, puramente politici appunto’.