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Imperia: si avvicinano le tradizionali liturgie del Triduo Sacro a Porto Maurizio

25 marzo 2010 | 11:00
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Imperia: si avvicinano le tradizionali liturgie del Triduo Sacro a Porto Maurizio
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Imperia: si avvicinano le tradizionali liturgie del Triduo Sacro a Porto Maurizio

La Settimana Santa a Porto Maurizio è da sempre il fulcro centrale della vita di fede delle Confraternite cittadine ancora oggi attive e prospere

La Settimana Santa a Porto Maurizio è da sempre il fulcro centrale della vita di fede delle Confraternite cittadine ancora oggi attive e prospere.
Il Giovedì Santo si svolge la tradizionale Visita ai Sepolcri da parte della Confraternita di San Pietro Apostolo (coro solo maschile), di Santa Caterina d’Alessandria (coro solo femminile) e della Santissima Trinità in Monte Calvario (coro misto) mentre il Venerdì Santo, in Duomo, dopo la celebrazione liturgica, ha luogo la Calata dalla Croce  e, dopo cena, la Via Crucis al Monte Calvario.
La Visita ai Sepolcri (Messa in Coena Domini in Duomo ore 18; inizio visite processionali ore 19 con termine in Duomo tra le 22 e le 22.30).
La sera del Giovedì Santo (dalle ore 19 in poi, con termine in Duomo tra le ore 22 e le 22.30) le tre confraternite in processione visitano le varie chiese (tra Parrocchie ed oratori sono 9 quelle aperte) eseguendo gli antichi canti della passione, tipici della tradizione religiosa portorina.
Gli altari sono allestiti in maniera antica, facendo gran uso di fiori, piante e di grano messo a germogliare ad inizio quaresima. Di particolare rilievo artistico, l’uso di "cartelami" quali apparati scenografici realizzati ad hoc nel Seicento.
La Calata dalla Croce (inizio liturgia della Passione in Duomo ore 17.30; Calata dalla Croce a seguire intorno alle 18.45).
Il Venerdì Santo, terminata la liturgia, i Confratelli della Santissima Trinità salgono sull’altare maggiore del Duomo (che già dalla Domenica delle Palme è stato trasformato in un Monte Calvario) ove svettano le tre croci con, al centro, il Cristo Morto.
Nel silenzio assoluto e nella penombra della Basilica i confratelli, tolti dalla statua del Signore gli oggetti della passione (il titolus, la corona di spine) procedono a schiodare ed a staccare Gesù dalla Croce (il corpo ha le braccia semoventi per cui l’effetto scenico è particolarmente suggestivo e non pochi si commuovono).
Terminato questo rito il solo clero accompagnato dalle confraternite esce per una processione sulla piazza ove vengono portati tutti gli oggetti della Passione, il Cristo Morto ed una copia della Sindone di Torino che risale addirittura al 1676.
La Via Crucis al Monte Calvario (inizio ore 21 presso la Chiesa delle Carmelitane di Borgo Cappuccini)
Alla sera del Venerdì Santo, partendo dalla Chiesa delle Carmelitane (ora Parrocchia di San Benedetto Revelli), inerpicandosi per una lunga e stretta salita lungo la quale già dal 1700 sono posizionate le stazioni della Via Crucis, si raggiunge la sommità del Monte Calvario e l’Oratorio della Santa Croce, sede della Confraternita della Santissima Trinità, ove vengono custoditi un antichissimo Cristo Morto e la Reliquia della Santa Croce.
La storia di questa Chiesa merita un accenno: verso la fine del XVII secolo un sacerdote portorino, don Bartolomeo Bruno, andò in pio pellegrinaggio in Terrasanta (cosa non facile in quegli anni).
Al suo rientro in patria, con al seguito un pugno di pietre del vero Monte Calvario e con un Cristo Morto in cartapesta acquistato a Lucca, decise di proporre ai suoi concittadini una profonda devozione alla Passione del Signore.
Ideò una Via Christi in 5 stazioni (che non a realizzare) e fece edificare sulla cima del Monte Gagliardone (una collina a poca distanza dal centro storico portorino) una Chiesa che dedicò alla Santa Croce (essendo entrato in possesso di una Reliquia della Vera Croce) e sotto il cui altare sotterrò quel pugno di pietre di Gerusalemme.
Il monte cambiò nome e da Monte Gagliardone divenne Monte Calvario.
Fondò anche la Confraternita della Santissima Trinità per il riscatto degli schiavi (a cui donò la chiesa) e fu un profondo zelatore e diffusore del culto della Passione del Signore.
Noi tutti oggi conosciamo la Via Crucis, nelle classiche 14 stazioni, così come ce la propose nel Settecento il nostro grande concittadino San Leonardo da Porto Maurizio.
Lui, l’Apostolo della Via Crucis, era un grande frequentatore del Monte Calvario e da quel don Bruno (che era testimone di nozze di suo papà) apprese l’amore per la Passione che poi portò in tutte le sue missioni.
Le Confraternite di Porto Maurizio vi aspettano numerosi.