“Da Scajola solo ‘coriandoli elettorali”: Pierluigi Bersani (PD) in visita a Imperia






“Non abbiamo un presidente o un candidato che va a giurare nelle mani dell’ imperatore’ recitando la ‘giaculatoria’. Il presidente della regione non giura nelle mani di nessuno e risponde ai cittadini, non è al comando di Arcore…”
Oggi, durante la sua visita ad Imperia, il segretario nazionale del Partito Democratico, ha così commentantato le promesse di incentivi per l’industria fatte da Claudio Scajola:"Sono stati annunciati e decisi poi partiranno dopo le elezioni, si vedrà il pasticcio. Intanto sono pochissimi soldi: un decimo di quello che abbiamo speso per l’ Alitalia. Noi potevamo risparmiare 3 miliardi su Alitalia ed metterli nel sistema industriale , dopodiché sono stati sparsi in mille settori, in mille rivoli, con un meccanismo a rubinetto, quindi chi prima arriva meglio alloggia e non so come farà il sistema industriale organizzarsi di fronte a prospettive così incerte ed infine voglio ricordare che questa sorta di incentivi va anche gestita per bene. Non si può annunciare incentive per mesi, con il risultato di bloccare il mercato come si è bloccato in questi mesi. I benefici che verranno non compenseranno i danni che si sono prodotti. Una misura che io ho definito ‘ coriandoli elettorali che assolutamente non è in grado di portare benefici a nessuno."
Parlando poi delle prospettive che il centro-sinistra ha per la Regione Liguria, Bersani dichiara convinto:"
Io penso che per la Liguria siamo in condizioni di fare una proposta vincente, sia per la forte candidatura del Presidente, sia per i risultati che sono stati ottenuti fin qui, sia per il fatto che in Liguria come altrove possiamo interpretare l’orgoglio e la dignità della regione, non abbiamo un presidente o un candidato che va a giurare nelle mani dell’ imperatore’ recitando la ‘giaculatoria’. Il presidente della regione non giura nelle mani di nessuno e risponde ai cittadini, non è al comando di Arcore."
Sull’impossibilità di organizzare un confronto elettorale con berlusconi
‘I confronti bisogna farli davanti ai cittadini. E’ tutta la campagna elettorale che chiedo di poter aver la possibilita’ con Berlusconi, con Scajola, con chi capita, di poterci confrontare davanti ai cittadini sui problemi. Purtroppo, tra abolizione delle trasmissioni fondamentali, rifiuto di Berlusconi ad avare un dibattito, diventa molto difficile portare la politica verso i cittadini. Se ci limitiamo a fare eterni comizi sulla magistratura e la sinistra che mangia i bambini, non riusciamo mai a parlare di argomenti davvero importanti per il nostro Paese: lavoro, redditi, sanita’ e scuola, che sarebbero gli oggetti veri di una campagna per le regionali. Non ci stiamo provando, se Scajola magari ne ha voglia di discutere sull’industria ligure, io sono a disposizione. Qui siamo l’unico caso al mondo dei paesi civili, occidentali e democratici dove non ci si può mettere davanti ai cittadini e di parlare dei loro problemi, di confrontare le idee. Questa è veramente una cosa insopportabile perché poi si cerca solo lo scontro, il frastuono e la battaglia ideologica’.
Prospettive elettorali per le regionali
"Io mi aspetto come risultato positivo di queste elezioni un cambiamento di tendenza rispetto ai risultati oggettivamente negativi, per il centro-sinistra, degli anni passati. Mi aspetto anche che dall’elettorato di centro destra arrivi anche una ‘letterina’ un po’ brusca al capo del governo che lo esorti a pensare anche ai problemi dei cittadini, non solo ai suoi".
Sulle riforme
‘Ce lo abbiamo in giro dal ’94, ha governato negli ultimi nove anni per sette anni, ha sempre parlato di riforme, vorrei sapere chi le ha viste’. Cosi’ il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, in Liguria per un tour elettorale, ha risposto ad una domanda sull’annuncio del premier Silvio Berlusconi di voler discutere di riforme subito dopo le elezioni. ‘Noi siamo in attesa di discuterne – ha aggiunto Bersani – ma sentiamo invece sempre anatemi e picconate ai muri portanti della nostra casa comune. Queste non sono riforme’.
Sull’aumento delle tasse… e le favole del centrodestra
‘I dati dicono che quest’anno lavoriamo per lo Stato fino al 23 giugno, e’ il record. Non c’e’ mai stata una pressione fiscale del genere, naturalmente per chi le tasse le paga’. Cosi’ il segretario dell PD Pier Luigi Bersani, oggi impegnato in un tour elettorale in Liguria, ha risposto a una domanda sull’aumento della pressione fiscale durante il governo Berlusconi. A Imperia, nel feudo del ministro Claudio Scajola (PDL), il segretario del Partito Democratico ha girato a piedi tra i banchi del mercato settimanale firmando autografi e abbracciando chi lo riconosceva e lo salutava. ‘Oltre alle tasse – ha aggiunto Bersani – e’ aumentata anche l’evasione fiscale e sono aumentati i condoni. E’ ora di smetterla con le favole, sulle tasse hanno mancato totalmente l’obiettivo. Bisogna che qualcuno glielo dica in questo appuntamento elettorale’.