Curdi pestati da banda di calabresi: video identifica altri colpevoli, ma necessario riconoscimento





Per questo motivo e’ necessario il riconoscimento. I quattro finiti in carcere sono: Luciano Arsi’, 36 anni; Daniele Gentile, 24 anni; Calogero Sallia, 23 anni e Alexandro Pizzi, di 25 anni, tutti del centro storico e con numerosi precedenti.
Potrebbero presto essere identificati, grazie anche ad alcune riprese video, con telecamere della zona, gli altri giovani di Ventimiglia Alta, appartenenti al comando di dieci persone, quattro gia’ arrestate, che domenica scorsa hanno assalito e massacrato a sprangate, cinque immigrati turchi di etnia curda, tra i 29 i 35 anni, colpevoli di essere entrati nel bar – che loro hanno definito dei ‘calabresi’ – e di aver tirato quattro calci al pallone in un campetto delle vicinanze. Tuttavia, l’omerta’ che regna in zona, non solo tra la gente del posto, ma tra gli stessi immigrati feriti, che temono ritorsioni, rende alquanto difficile incastrare i colpevoli.
E’, infatti, necessario un riconoscimento, in mancanza del quale e’ impossibile procedere a qualsiasi misura giudiziaria. I filmati avrebbero ripreso soltanto il passaggio degli italiani coinvolti, ma non anche le fasi del pestaggio. Per questo motivo e’ necessario il riconoscimento. I quattro calabresi finiti in carcere sono: Luciano Arsi’, 36 anni; Daniele Gentile, 24 anni; Calogero Sallia, 23 anni e Alexandro Pizzi, di 25 anni, tutti del centro storico e con numerosi precedenti. Accusati di lesioni personali dolose pluriaggravate, sono ora in carcere e il 29 marzo dovranno comparire davanti al giudice monocratico di Ventimiglia per il processo.