Cooperazione, continuità e sostenibilità, le tre parole chiave del convegno internazionale I.S.F.A.T

18 marzo 2010 | 12:19
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Cooperazione, continuità e sostenibilità, le tre parole chiave del convegno internazionale I.S.F.A.T

Il convegno rappresenta il momento conclusivo di un progetto che ha coinvolto realtà diverse provenienti da zone di produzione con caratteristiche specifiche

Si svolge oggi a Sanremo, presso la sala convegni di Villa Nobel il convegno finale del progetto I.S.F.A.T., finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa “Asia Invest” e di cui UCFlor è capofila, dal titolo “Le certificazioni sociali e ambientali in floricoltura: un’opportunità per Europa e Asia”.
Il convegno rappresenta il momento conclusivo di un progetto che ha coinvolto realtà diverse provenienti da zone di produzione con caratteristiche specifiche: oltre all’Italia, sono coinvolti partner di Belgio, Bulgaria, India, Indonesia, Pakistan e Bangladesh, impegnati a dare vita a un sistema di certificazioni sociali ed ambientali e ad un codice di condotta uniformi, attraverso investimenti incentivanti destinati alle piccole e medie imprese.
I.S.F.A.T. ha svolto un lavoro capillare coinvolgendo anche le imprese locali e le popolazioni, con lo scopo di trasmettere i valori della sostenibilità ambientale e sociale.
Cooperazione, continuità e sostenibilità sono le tre parole chiave emerse dagli atti del convegno in cui è stato esposto l’ambizioso progetto di promuovere una produzione sostenibile a livello sociale e ambientale, senza intervenire in maniera invasiva, quindi, sull’ambiente e le persone.  Capofila del progetto è il Mercato dei Fiori di Sanremo – che nel 2004 ha ottenuto la Certificazione Ambientale – e che mantiene così un ruolo di riferimento e indirizzo a livello mondiale nel commercio floricolo.
La cooperazione è servita per creare uno standard ed una squadra che da due anni lavora instancabilmente (vedi il sito web www.isfat.eu ) per aggiungere alla sostenibilità ambientale anche quella sociale. Il duplice obiettivo è quello di trasmettere il concetto di rispetto verso i luoghi nei quali si opera e di uniformare gli standard a livello mondiale, a vantaggio di chi produce un fiore di qualità e limitando la concorrenza basata sul basso costo della manodopera.
Oggi si conclude la prima puntata del progetto I.S.F.A.T., ma gli operatori hanno già avviato un nuovo progetto per implementare la produzione e il commercio sostenibile. È stato finora creato un capitale che non deve essere dissipato, bensì utilizzato per costruire un modello sostenibile e rispettoso delle persone e dell’ambiente.
“Eccoci al punto conclusivo di un progetto importante – ha commentato Riccardo Giordano, presidente dell’Uc Flor Mercato dei Fiori – Una preziosa opportunità per la città di Sanremo,  la città dove è nata l’industria floricola moderna e da dove, ancora oggi, si può dare un segnale forte per un futuro più equo nel commercio mondiale dei fiori”.