Carte di credito clonate: arrestati 2 immigrati romeni per l’acquisto di 8.000 euro di alcolici





Le operazioni di compravendita, carico e scarico sono state ripetute alcune volte, fino a quando i poliziotti, avuta la conferma dei loro sospetti, sono intervenuti bloccando gli stranieri e il dipendente del negozio. F.F., 36 anni, di Sanremo.
Due immigrati romeni: Daniel Horia Gugiu, di 31 anni e Alexandru Budai, di 19 anni, che avevano acquistato alcolici per un ammontare di circa 8.000 euro, utilizzando carte di credito clonate, sono stati arrestati, stamani, dagli agenti del Commissariato di Ventimiglia. Intorno alle 11, alcuni agenti in borghese, in via Cavour, nei pressi di un negozio di liquori, hanno notato due uomini indaffarati che trasportavano fuori dal negozio un ingente quantitativo di merce, utilizzando anche un carrello da supermercato stracarico di scatole di cartone contenenti liquori e vini pregiati.
Incuriositi dall’atteggiamento circospetto e dall’enorme quantita’ di materiale trasportato, i poliziotti si sono appostati ed hanno accertato che i due si avvicinavano a turno alla cassa, consegnando al cassiere una carta di credito e poi uscivano dall’esercizio commerciale con le casse degli alcolici, percorrevano via Hanbury, fino a piazza Cesare Battisti, dov’era parcheggiata una vettura con targa romena, in cui depositavano la merce.
Le operazioni di compravendita, carico e scarico sono state ripetute alcune volte, fino a quando i poliziotti, avuta la conferma dei loro sospetti, sono intervenuti bloccando gli stranieri e il dipendente del negozio. F.F., 36 anni, di Sanremo, denunciato in stato di liberta’, per avere effettuato sei transazioni con i due romeni, malgrado le carte a lui consegnate mancassero di dati anagrafici dell’intestatario e numero seriale, segno che erano false. Ad una perquisizione, i due romeni sono stati trovati in possesso di dieci carte clonate, quattro delle quali erano state utilizzate.
Budai è stato condannato a 1 anno e 6 mesi con sospensione della pena e Gogiu a 1 anno e 8 mesi, con detenzione in carcere. Per l’italiano il processo è stato fissato al 12 aprile.