Scatta la quarta edizone di “Affabuliamoci”. I corsi partiranno giovedì 4 febbraio

Scatta la quarta edizone di “Affabuliamoci”, il laboratorio teatrale promosso dal Comune di Imperia – Assessorato alle Politiche Giovanili,che vede coinvolti i ragazzi delle scuole superiori dellla città. Hanno aderito i licei Ruffini (artistico), Amoretti (psicopedagogico), Vieusseux – De Amicis (classico e scientifico). Quest’anno il laboratorio vede la collaborazione del Dams. I ragazzi, per la seconda annata consecutiva, saranno seguiti dal direttore artistico e organizzatore Antonio Carli. I corsi partiranno giovedì 4 febbraio, presso la sala Eutropia del polo universitario imperiese. Le lezioni, della durata di 4 ore, si svolgeranno dalle ore 15 alle ore 19, verranno proposte ogni 15 giorni. Il saggio conclusivo è previsto a fine maggio.

“Seguirò i giovani personalmente – ha detto Carli – coadiuvato in alcune occasioni da attori e specialisti, invitati per l’occasione. Fondamentale è lacollaborazione con il Dams: i giovani iscritti potranno così seguire alcune lezioni di storia del teatro e del cinema proposte dal corso universitario. Anche il sindaco Strescino, che ha anche la delega alle Politiche giovanili quest’anno si è iscritto al Dams. Il laboratorio punterà a fornire ai ragazzi le basi del mestiere di attore, le tecniche di recitazione e tutti quegli strumenti necessari per affrontare il palco. Studieremo gli autori classici, quelli moderni, ma anche la musica (molti iscritti sono musicisti) e tutte quelle forme d’arte che più appassionano i giovani di oggi (dal cinema alla televisione). Il saggio sarà incentrato su uno spettacolo in grado di armonizzare tutti questi aspetti”.

“Attraverso iniziative come il laboratorio teatrale – ha detto sindaco Strescino – la nostra amministrazione intende offrire ai giovani una opportunità di aggregazione e di apprendimento. I ragazzi sono una risorsa fondamentale della città. L’iniziativa ha avuto un grande seguito in questi anni. L’obiettivo di questo corso completamente gratuito – ha concluso Strescino – è quello di offrire ai ragazzi delle superiori un momento di riflessione e di confronto, oltre alla possibilità di imparare le tecniche per iniziare un percorso artistico che eventualmente potrebbe diventare una vera e propria professione, o che comunque costituisce un bagaglio di conoscenze che potrebbero sempre essere utili nella vita”.