Replica di Saso su treni ed ospedale unico

10 febbraio 2010 | 10:22
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Replica di Saso su treni ed ospedale unico

“Per cinque anni ho criticato, pungolato e sollecitato la Giunta Burlando ad intervenire per collegamenti che non rendessero, la già complessa vita di chi deve lavorare tutti i giorni lontano da casa o addirittura in Francia”

“Scopriamo improvvisamente che gli esponenti della Sinistra locale si rendono conto che in questi anni i pendolari hanno viaggiato in situazione di disagio, sporcizia e condizioni di collegamento indegne di un paese civile – ha detto Alessio Saso, Consigliere Regionale uscente e Candidato alle prossime Elezioni Regionali nella lista del PDL. -. Per cinque anni ho criticato, pungolato e sollecitato la Giunta Burlando ad intervenire per collegamenti che non rendessero, la già complessa vita di chi deve lavorare tutti i giorni lontano da casa o addirittura in Francia, un penoso esodo. In questi anni non solo non abbiamo visto nessun miglioramento, ma, al contrario, abbiamo assistito ad un progressivo deterioramento dei collegamenti ferroviari. Ben venga un tavolo di concertazione con l’Associazione dei Pendolari, peraltro, già più volte richiesto.
Per quanto attiene l’Ospedale Unico, che considero un tema da affrontare in campagna elettorale, per consentire i cittadini di decidere consapevolmente, l’Assessore  Montaldo più volte aveva promesso di venire a portare chiarimenti e precisazioni, senza, però, mantenere l’impegno. Sia io sia la CISL abbiamo, in più occasioni, sollecitato questi chiarimenti per fugare ogni preoccupazione da parte di operatori ed utenti che temono difficoltà ulteriori nella gestione dell’emergenza oltre ad un impoverimento della risposta dei servizi sanitari, specialmente nelle zone più lontane dalla futura sede dell’Ospedale Unico. Siamo aperti a comprendere, e non capiamo perché dopo due anni dalla prima presentazione non si sappia nulla di chiaro esasperando animi e deludendo i cittadini ancor più sulla credibilità di questa  inconcludente politica Regionale.”

Alessio Saso