Raccolta firme di Giovanna Baldassarre contro la privatizzazione dell’acqua

22 febbraio 2010 | 13:40
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Raccolta firme di Giovanna Baldassarre contro la privatizzazione dell’acqua

il neurologo sanremese ha già lanciato alcune petizioni legate alle tematiche dell’ambiente e della sanità che verranno presentate in seguito ad enti, organi ed istituzioni competenti

“Diciamo un forte no alla privatizzazione dell’acqua, una risorsa necessaria alla vita di ogni essere umano. L’acqua e l’aria sono beni pubblici, sono beni dell’umanità e, in quanto tali, non si possono privatizzare. Ci sono beni essenziali nella vita, beni che non possono essere venduti ai privati. Il privato, per definizione, se ci guadagna vende, ma se non ci guadagna non vende”.
Inizia in grande stile la campagna elettorale di Giovanna Baldassarre, candidata al Consiglio Regionale della Liguria per il Partito Democratico e in sostegno del Presidente Claudio Burlando. Tramite il suo sito web (www.giovannabaldassarre.com) e il gruppo di Facebook ‘L’acqua deve rimanere pubblica!’, il neurologo sanremese ha già lanciato alcune petizioni legate alle tematiche dell’ambiente e della sanità che verranno presentate in seguito ad enti, organi ed istituzioni competenti. Il primo tema toccato è quello dell’acqua come bene pubblico fondamentale ad ogni essere umano, da difendere e certamente non privatizzare, per evitare un inevitabile peggioramento dei servizi ed un aumento delle tariffe. La gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e proprio per questo – sottolinea Giovanna Baldassarre – non deve essere affidato al privato, nonostante le ‘attenuanti’ che la maggioranza adduce a questo provvedimento.
“La ‘gestione pubblica’ non è sinonimo di inefficienza. La pubblica amministrazione non può essere continuamente espropriata delle proprie funzioni a favore di una gestione privata solo in base al luogo comune che ‘il pubblico non è in grado di gestire bene’. Esistono anche nel nostro paese esempi di gestioni pubbliche virtuose: è necessario promuovere l’idea che sia possibile amministrare efficientemente il patrimonio idrico e attivarsi per ottenere risultati di questo tipo”.
Senza dimenticare l’aspetto pedagogico che deve accompagnare l’utilizzo dell’acqua e sul quale Giovanna Baldassarre ha insistito all’interno della sua petizione:
“L’acqua è una risorsa preziosa ma non illimitata – spiega Giovanna Baldassarre -. Per questo le amministrazioni pubbliche devono attivarsi in tutte le forme e sedi opportune al fine di promuovere il risparmio dell’acqua e un suo corretto utilizzo. È necessario sensibilizzare la cittadinanza agendo sia a livello politico che promuovendo l’uso dell’acqua degli acquedotti locali, in contrasto all’enorme e insensato consumo di acque minerali di cui l’Italia è uno dei maggiori produttori e consumatori al mondo”.