Marco Scajola ed i sindaci PDL della provincia al Victory per presentare il candidato Luigi Sappa

“La Regione a guida Burlando ha trattato la provincia di Imperia come l’ultima ruota del carro.Ci trattano come degli indigeni, dandoci ,di tanto in tanto dei miseri finanziamenti a mo di contentino”. Con queste parole il vice-sindaco di Imperia, Marco Scajola, ha voluto oggi, durante l’incontro-aperitivo svoltosi al Victory di Sanremo, ribadire il proprio impegno per dare alla provincia (ma anche alla regione) un presidente del PDL che sia in grado di rivalutare un dimenticato ponente ligure.

Il meeting, che si proponeva di presentare Luigi Sappa come candidato alle prossime provinciali, ha visto la partecipazione, oltre che di un nutritissimo pubblico di normali cittadini, anche dei sindaci PDL della nostra provincia: Zoccarato, Scullino e Strescino i quali, parlando quasi all’unisono , hanno voluto rimarcare il ruolo fondamentale della provincia di Imperia come chiave di volta per le prossime regionali.

Un accorato Gaetano Scullino ha infatti ribadito: “Sanremo è il punto di riferimento per il rovesciamento della regione”. Paolo Strescino ha ribadito la bontà del Sappa amministratore in virtù dei suoi passati trascorsi come sindaco di Imperia. Zoccarato, infine, con la sua caratteristica dialettica, ha polemizzato in modo ironico con l’UDC, affermando:” La campagna elettorale va fatta anche sul simbolo, ed è per questo che l’UDC si fermerà al 4%”

Polemiche a parte l’incontro candidati cittadini di oggi si è svolta in un clima conviviale e partecipato, con tanto di applausi scroscianti da parte dei futuri elettori. Qualsiasi sarà l’esito delle elezioni del mese prossimo venturo, quel che appare chiaro è che il popolo e i candidati del PDL tengono molto a questo appuntamento. Popolo del PDL ai quali sono andati i ringraziamenti proprio di Luigi Sappa: “Rigrazio voi che siete intervenuti e lottate insieme a noi per una Liguria migliore, senza di voi , infatti, non si va da nessuna parte”

Servizio fotografico a cura di Fulvio Bruno