L’amministrazione presenta lo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre: 581.663 euro

22 febbraio 2010 | 22:49
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L’amministrazione presenta lo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre: 581.663 euro
L’amministrazione presenta lo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre: 581.663 euro
L’amministrazione presenta lo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre: 581.663 euro
L’amministrazione presenta lo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre: 581.663 euro

Questa sera niente diretta televisiva, per la par condicio. Si dibatte sul calendario delle manifestazioni. “Avevamo già sottolineato – dice la minoranza – la vaghezza delle linee programmatiche presentate dall’amministrazione”.

Il Consiglio Comunale sanremese dibatte sul calendario delle manifestazioni. Questa sera niente diretta televisiva, per la "par condicio". L’amministrazione ha previsto 581 mila euro per le manifestazioni del secondo semestre, che si vanno ad aggiungere agli stanziamenti già previsti per il primo semestre. In totale circa un milione di euro. Molto meno rispetto agli scorsi anni, circa un terzo, ma il Comune di Sanremo in questo periodo sta affrontando seri problemi di bilancio, quindi – come spiega l’assessore Pino Di Meco – è impossibile prevedere cifre superiori. L’amministrazione ha puntato sulle grandi manifestazioni. Tornerà la Giraglia, ci saranno le collaterali alla Milano Sanremo, un grande concorso ippico, il torneo europeo di Poker (EPT) al Casinò e si cercherà di puntare su eventi sponsorizzati, a carico degli organizzatori. Il consigliere Luca Lombardi propone un emendamento per l’inserimento del Gef (il Global Education Festival) dedicato alle scuole, che in un primo momento era stato cancellato. L’opposizione si dice d’accordo sul punto e la proposta viene condivisa. Di Meco annuncia che sono stati individuati i fondi per finanziarla. Non mancano tuttavia le osservazioni critiche di molti consiglieri di minoranza.

La minoranza teme che i continui tagli facciano lentamente perdere livello qualitativo ai vari programmi di eventi. Non è finita: si chiede all’amministrazione di dichiarare il prezzo delle singole manifestazioni, per poter avere un quadro globale e dettagliato; si sottolinea che la sola enunciazione della cifra intera (581 mila euro) non è sufficiente per avere il polso della situazione. Si vuole un monitoraggio analitico, per poi soppesare il ritorno e l’effettiva resa degli investimenti, e si chiede anche di presentare i costi per la pubblicità delle stesse manifestazioni, i luoghi e i canali mediatici dove queste vengono promosse. La maggioranza ribatte che non si conoscono ancora i costi dei singoli eventi, perché su ciascuno si cerca di lavorare e di risparmiare il più possibile, come capitato in occasione dei carri fioriti, che alla fine sono stati realizzati con un investimento nettamente inferiore a quanto dapprima preventivato. L’assessore Di Meco, commentando gli interventi di alcuni consiglieri, sottolinea che per quanto riguarda gli eventi promossi dalle associazioni locali verranno sostenute le iniziative di più alta qualità, con la storia più consolidata, quelle in pratica in grado di offrire le maggiori garanzie. Si cercherà di scoraggiare le associazioni e le organizzazioni “meteora”, che nascono e spariscono nell’arco di una singola manifestazione, ovvero tutte quelle che puntano sull’assistenzialismo amministrativo, mascherando dietro proposte culturale evidenti intenti speculativi.

Ovviamente non mancano le osservazioni sulla convenzione Rai – Comune per il Festival. Si discute sui fiori di Sanremo assenti sul palco dell’Ariston, sulle osservazioni negative nei confronti della città rilasciate da Pippo Baudo a Domenica In. Il consigliere Faraldi ritorna sul concerto di Capodanno: la finestra offerta dalla Rai sulla manifestazione ha portato benefici economici alla città? Secondo il consigliere del Pd la Rai riesce sempre a guadagnarci a scapito di Sanremo. “A Capodanno – ha detto – la Rai si è riempita il palinsesto gratuitamente, ma il ritorno è stato tutto loro, per la città non c’è stata reale utilità. Ed ancora: X-Factor al Festival è stato soprattutto un beneficio per la trasmissione televisiva, Sanremo ha guadagnato poco o nulla, semmai ci ha rimesso il concorso matuziano di SanbremoLab. Il problema della mancata promozione del fiore nostrano è un danno, una guerra che dobbiamo affrontare ogni anno. È ora di cambiare, la città deve farsi valere. Si possono tenere in considerazione anche altri canali televisivi e in generale mediatici. La Rai non può essere il nostro unico mezzo di promozione”. Interviene il presidente del Consiglio Marco Lupi: "La commissione consigliare competente deve incominciare a lavorare da subito, per poi andare a trattare la convenzione con un piano chiaro. Dobbiamo essere noi a dire alla Rai cosa fare, perché loro non sanno come promuovere il nostro fiore e comunque hanno altre esigenze, che non sempre coincidono con le nostre". Il consigliere di minoranza Gorlero contesta le manifestazioni collaterali al Festival: "Sono state un guazzabuglio, che secondo noi non ha portato niente alla città. Quando si prevedono i soldi per delle manifestazioni, soldi pubblici che però vanno in tasca a privati, è necessaria la massima trasparenza. Gli stralci rendono tutto più nebuloso. A volte sembra che i soldi non ci siano, poi subito dopo compaiono per sponsorizzare qualche evento, come nel caso del Gef. Il regolamento prevede che si stabilisca un calendario annuale. Qui si continua a programmare le manifestazioni tra incertezze e cambi di rotta. Perché allora non programmate gli eventi mese per mese, con 12 stralci?".

Aggiunge Antonio Sindoni: “Manca ancora un bilancio definitivo e si presentano degli stralci, è assurdo. Avevamo già sottolineato la vaghezza delle linee programmatiche presentate dall’amministrazione. Questa sera si certifica un fallimento. Dove va Sanremo? Non sono le cifre che fanno le idee, è il contrario. Con i soldi le cose le fanno tutti. Qui non ci sono le idee. Mancano le proposte. Che si vuole fare nei prossimi quattro o dieci anni?”. Insiste Claudio Borea: “Non c’è strategia. È necessario programmare gli eventi in tempo. Lo stesso Di Meco lo aveva dichiarato nelle sue linee di mandato, ma poi non si è fatto nulla. In questo modo non si può fare seria promozione e una fruttuosa politica turistica ”. Alla fine della discussione l’emedamento del Consigliere Lombardi viene votato e il Gef ritorna nel calendario delle manifestazioni sanremesi con il voto favorevole di tutti i 26 consiglieri presenti (il Gef costerà circa 40 mila euro), in virtù delle numerosissime presenze che ogni anno l’evento registra. La pratica sullo stralcio per le manifestazioni del secondo semestre così come emendata viene votata da tutta la maggioranza, mentre tutta la minoranza si dichiara non convinta, sia da un punto vista giuridico che tecnico e vota contro. I numeri tuttavia non mancano e la pratica passa con 17 voti favorevoli.