Il principato di Seborga e il Giorno del Ricordo
Il Giorno del Ricordo dobbiamo interpretarlo, come l’omaggio alle vittime di anni orribili, insieme al riconoscimento tardivo e doveroso di quanto subito da vittime, superstiti e loro discendenti
“Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo venir cacciati”, diceva Johann Paul, scrittore tedesco.
Il Giorno del Ricordo dobbiamo interpretarlo, come l’omaggio alle vittime di anni orribili, insieme al riconoscimento tardivo e doveroso di quanto subito da vittime, superstiti e loro discendenti: dolore ed ingiustizie, e forse il dolore più grande per chi rimane, l’esodo.
E deve essere una lezione di vita, poichè il disprezzo degli altri, serve unicamente, a precipitare i popoli nella barbarie del razzismo e del conflitto.
Gian Luigi Maria Morgia
Ambasciatore Principato di Seborga Roma – Italia Ambasciata