Dopo gli strali dei dirigenti Rai, si preannunciano severi provvedimenti contro gli orchestrali

22 febbraio 2010 | 11:52
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Dopo gli strali dei dirigenti Rai, si preannunciano severi provvedimenti contro gli orchestrali

Al Corriere della Sera il Segretario generale del Comune matuziano, nonché Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica, ha stigmatizzato il comportamento dei musicisti. “Poco professionali” ha detto

Alla vastissima platea che ogni anno, principalmente in Italia ma anche all’estero, segue il Festival di Sanremo l’estemporanea protesta di gran parte dei musicisti dell’Orchestra sinfonica Città di Sanremo, che ora si chiama Sanremo Festival Orchestra quando si dedica all’esecuzione di brani non appartenenti al mondo della musica classica, è piaciuta. “ Segno di genuinità” è stato detto dai più, intervistati dai vari telegiornali nazionali. Forse però tanto genuina la protesta che sabato sera, per contestare l’esclusione della cantante italo- marocchina  Malika Ayane dal podio della sessantesima edizione della rassegna canora, tanto estemporanea non era ed è stata dettata anche da altri motivi come rivela stamattina il maggior quotidiano italiano e cioè il Corriere della Sera. L’Orchestra sinfonica di Sanremo che, dopo essere stata diretta da due grandi nomi come Evelino Pidò e Fabiano Monica, è oggi affidata alle cure del bergamasco Bruno Santori, che prima di dedicarsi alla musica classica fu tastierista e compositore del complesso pop in voga negli anni settanta, parteciparono pure al Festival di Sanremo, Daniel Santacruz Ensamble, ha fornito alla rassegna canora targata Rai i due terzi dei propri musicisti che, integrati da altri professori aggiunti, sono andati a formare l’Orchestra del Festival 2010, affidata però alle cure del quarantacinquenne direttore forlivese Marco Sabiu, specializzato in musica leggera. Si spettegola che venerdì sera in occasione dell’esecuzione del valzer “ Sul bel Danubio blu” la Rai avesse però preferito far accompagnare il balletto relativo ad una registrazione del celeberrimo pezzo di Johann Strass. I musicisti dell’Orchestra sinfonica di Sanremo pare non abbiano gradito essere così umiliati ed abbiano meditato la clamorosa protesta della serata finale portandosi da casa gli spartiti, utilizzati in precedenza, della canzone “ Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. Sarebbero stati infatti questi gli spartiti gettati appallottolati sul palco sabato sera e non quelli relativi alle canzoni della finalissima. Quando il contrabbassista Mauro Parrinello ha dato il là alla protesta, lasciando letteralmente di sasso la conduttrice Antonella Clerici, già i suoi colleghi dunque sapevano come si sarebbero dovuti comportare aderendo a loro volta alla rivolta. La Rai ovviamente non ha gradito ed il Direttore artistico dell’edizione 2010 del Festival Gianmarco Mazzi ha bollato i musicisti matuziani come scarsamente professionali. Pure il Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Città di Sanremo, nonché Segretario generale del Comune matuziano, Giuseppe Formichella stamattina sulle colonne del Corriere della Sera ha bollato il comportamento dei “ suoi” musicisti come poco professionale. Oggi comunque a Raiuno, a Saxa Rubra, la consegna è quella del silenzio più ermetico ma l’irritazione tra gli alti papaveri romani per quanto accaduto è palpabile. Considerate le frequenti schermaglie tra Rai e Comune di Sanremo in ordine all’interpretazione della Convenzione che lega le due parti non è cosa improbabile che Roma mediti una protesta ufficiale e dunque la richiesta alla Fondazione dell’Orchestra matuziana di sanzionare disciplinarmente quegli orchestrali che sabato si sono ribellati a “ mamma Rai”.

Sergio Bagnoli