“Uniti per Pieve di Teco”: Tasse e tributi comunali alle stelle ma non solo

24 gennaio 2010 | 13:52
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“Uniti per Pieve di Teco”: Tasse e tributi comunali alle stelle ma non solo

Anziché incentivare l’azione sul piano turistico, culturale e commerciale, il Comune, in modo assolutamente miope, cerca unicamente di fare cassa come lo dimostrano le ultime bollette recapitate ai Pievesi con l’aumento esagerato



I consiglieri del gruppo “Uniti per Pieve di Teco” sono sempre più preoccupati per il futuro del loro paese e lamentano l’immobilismo degli attuali amministratori nel non saper cogliere le opportunità che si presentano ed essere il motore propulsivo delle attività e delle scelte che dovrebbero caratterizzare Pieve e la Valle.
Anzi, le poche scelte che sono state fatte sono esattamente di segno opposto.
Anziché incentivare l’azione sul piano turistico, culturale e commerciale, il Comune, in modo assolutamente miope, cerca unicamente di fare cassa come lo dimostrano le ultime bollette recapitate ai Pievesi con l’aumento esagerato, fino a triplicarla, della tassa sull’occupazione del suolo, nel centro storico, per le attività commerciali. O quella di 2 euro a persona, da pagare anticipati, per i gruppi turistici organizzati che intendono visitare il nostro paese. O della più che raddoppiata tassa sull’occupazione del suolo per il mercatino dell’antiquariato e dell’usato. Tutte assurdità che uccidono o disincentivano qualsiasi iniziativa.
Una situazione veramente confusa e disorganizzata, anche dal punto di vista amministrativo, che il Sindaco, per giustificarsi e mascherare le proprie incapacità, addossa ai dipendenti. O che alle nostre richieste di spiegazioni su vicende concrete, risponde con una realtà che vorrebbe, ma che, invece, esiste unicamente nella sua fantasia. Una situazione degenerata che solo in qualche occasione il nostro pungolo è riuscito a sbloccare ed a sortire l’effetto voluto: Infatti a seguito della nostra recente denuncia sulla stampa sono arrivati dalla Regione 350.000 Euro, un acconto del famosi finanziamenti che già da oltre un anno avrebbero dovuti essere, tutti, a profitto nelle casse del comune.Meriterebbe persino l’attenzione di Striscia e del Gabibbo l’orario degli uffici comunali in quanto chiusi sempre a chiave ed aperti al pubblico pochissime ore settimanali e solo 2 ore, (avete letto bene due) alla settimana, il martedì, per l’edilizia pubblica e privata.
Se l’amministrazione continuerà a perdere tempo nell’immobilismo, nelle scelte confuse e sbagliate, sarà purtroppo il paese a subire ulteriori danni ed a perdere definitivamente il treno, con la prossima apertura della galleria di variante della SS 28.
Noi vogliamo la concretezza dei fatti. Vogliamo un paese a servizio dei cittadini e non il contrario come ora avviene. Vogliamo un paese che sia posto nelle condizioni di sfruttare tutte le opportunità e le molte potenzialità che lo caratterizzano in modo inconfondibile. Vogliamo una azione incisiva della mano pubblica per evitare l’isolamento, per trasformare le potenzialità in concrete risorse per i cittadini ed in particolare per i giovani.

22 Gennaio 2010

Renzo Brunengo

Alberto Molinari

Anita Cappello

Tiziana Brunengo