Si è dimesso questa mattina il presidente della Provincia Gianni Giuliano/INTERVISTA

Il presidente della Provincia di Imperia Gianni Giuliano ha firmato questa mattina le sue dimissioni. Giluiano correrà ora per il consiglio regionale, durante le elezioni del prossimo marzo.

Nove anni di .presidenza, 109 consigli provinciali, senza che mancasse mai il numero legale, 457 sedute di giunta. Un’attività intensa con il raggiungimento di risultati importanti.

“Il lavoro è stato tanto – ha detto Giuliano – abbiamo messo in sicurezza il sistema idraulico dei torrenti, abbiamo intrapreso una grossa operazione di restyling delle scuole della provincia (ancora da terminare) e portato avanti una grossa operazione di manutenzione delle strade. In particolare segnalo il lavoro svolto in tema di beni provinciali,mi riferisco al recupero del teatro Salvini a Pieve di Teco, villa Magnolie a Sanremo (sede del liceo), di villa Regina Margherita a Bordighera, di villa Nobel,riaperta nel 2002, e di villa Grock inaugurata proprio ieri”.

Giuliano ha inoltrato le dimissioni al presidente del consiglio provinciale Massimo Donzella, ora in forze al centrosinistra, ed ha ringraziato tutti gli assessori che lo hanno coadiuvato in questi anni di mandato: Franco Amadeo, Francesco Castagnino, Gabriele Saldo, Giacomo Raineri, Luigino Dellerba, Paolo Ceppi, Paolo Barabaschi, Mariano Porro, Maurizio Negroni, Giovanni Ballestra, Franco Solerio, Alberto Bellotti, Danilo Veziano, Nicola Falciola e Massimo Donzella.

Gianni Giuliano venne eletto per la prima volta nel 2001, poi rieletto nel 2006. Ora, sino alle elezioni del prossimo marzo, che oltre alle regionali vedranno la contestuale rielezione dell’organo provinciale, l’ente verrà retto da un commissario prefettizio (la nomina è prevista giovedì). Nel frattempo il suo posto sarà occupato dall’assessore più anziano della giunta Nicola Falciola.

“Il motivo delle mie dimissioni anticipate è semplice – ha concluso l’ex presidente – avrei anche potuto continuare fino alle elezioni poi nel caso dimettermi, ma così facendo avrei costretto la Provincia ad un commissariamento lungo un anno, che al contrario, in questo modo, durerà solo un paio di mesi”.