Sanremo: nuove tecnologie e rivoluzione tecnologica alla media “G. Pascoli

28 gennaio 2010 | 11:28
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Sanremo: nuove tecnologie e rivoluzione tecnologica alla media “G. Pascoli
Sanremo: nuove tecnologie e rivoluzione tecnologica alla media “G. Pascoli
Sanremo: nuove tecnologie e rivoluzione tecnologica alla media “G. Pascoli

La scuola ha dato avvio a un progetto sperimentale unico nella provincia di Imperia: la costituzione di una classe 2.0

La scuola media statale “G. Pascoli” di Sanremo ha ottenuto un importante ruolo nell’ambito di un importante progetto di tecnologizzazione dell’insegnamento e dell’apprendimento che sta coinvolgendo ogni ordine di scuola in Italia grazie al solerte lavoro in questo senso messo in atto dal MIUR (ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca). Dopo essersi attrezzata di alcune Lavagne Interattive Multimediali (LIM) che cambiano radicalmente l’ambiente di apprendimento degli alunni, ottenendo risultati apprezzabili sulla preparazione degli alunni, come le ricerche ormai da anni condotte nel Regno Unito hanno dimostrato, ha dato avvio a un progetto sperimentale unico nella provincia di Imperia: la costituzione di una classe 2.0. Oltre alla già menzionata LIM , che ha il notevole effetto, tra l’altro, di agire profondamente sulla motivazione degli alunni, in qualche modo spinti a rapportarsi alla cultura secondo modalità di fruizione più simili a quelle da loro interiorizzate ormai fin da piccoli attraverso l’uso massiccio dei computer e il paradigma dell’ocularità insito nella televisione, la classe 2.0., che è la 1B del plesso di corso Cavallotti, sarà attrezzata di notebook (piccoli computer portatili) dati dalla scuola a disposizione dei discenti. Il notebook diventa, a tutti gli effetti, l’unico supporto, multimediale, necessario per l’apprendimento: i libri di testo, i quaderni, gli appunti, tutto è sostituito dallo schermo del computer, dal clic del mouse, dalla capacità di interazione dello studente: fatto che implicherà in futuro la paradossale ricaduta positiva di un abbassamento delle spese scolastiche per le famiglie (che, al 75% se ne vanno in carta, usata per i libri, i quaderni, etc.). Ovviamente, la sperimentazione è, per quest’anno, ancora in una fase solo parziale, e gli si darà corso in senso pieno, d’accordo con le direttive del ministero, soprattutto a partire dall’anno prossimo: sarà così possibile testare empiricamente cosa implichi l’introduzione delle tecnologie all’interno delle classi scolastiche.
La scuola digitale, che è la rivoluzione ormai già parzialmente in atto nelle scuole italiane grazie alla diffusione delle LIM, a Sanremo, grazie alla scuola secondaria statale di 1° grado “G. Pascoli”, fa insomma un passo avanti, inserendosi nell’ambito di una sperimentazione a numeri limitati totalmente monitorata dal ministero, e a cui si è potuto accedere solo grazie alle importanti competenze dei suoi insegnanti nell’ambito dell’informatica. Sono  156 le scuole (scuola secondaria di primo grado) coinvolte a livello nazionale nel progetto: di queste 4 si trovano in Liguria e solo una, appunto la Pascoli, si trova in provincia di Imperia.
Il progetto coinvolge direttamente anche i genitori, che, oltre a partecipare alle riunioni con i docenti,  hanno anche collaborato attivamente alla  ristrutturazione dell’aula.
Il mondo con le sue modalità di diffusione e trasmissione del sapere è andato enormemente avanti: spesso invece le nostre aule scolastiche oggi sono identiche a quelle che abbiamo frequentato noi e prima ancora i nostri genitori, perdendo di attrattiva nei confronti dei ragazzi. Ma il lavorio degli insegnanti e le capacità degli alunni si avviano, anche in provincia di Imperia, a rendere gli ambienti di apprendimento più funzionali a quella realtà che spesso la scuola, pur avendola sotto gli occhi, si ostina a negare.