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I consiglieri comunali di minoranza di San Bartolomeo al Mare : sotto la crosta grigia…

29 gennaio 2010 | 18:15
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I consiglieri comunali di minoranza di San Bartolomeo al Mare : sotto la crosta grigia…

Le strade del comprensorio dianese, su per Capo Berta fino a Imperia, sono rivestite da uno strato spesso di sporcizia che ha il colore e la consistenza del cemento (impastato)

Le strade del comprensorio dianese, su per Capo Berta fino a Imperia, sono rivestite da uno strato spesso di sporcizia che ha il colore e la consistenza del cemento (impastato).
A San Bartolomeo al Mare il problema raggiunge l’apice e la crosta di materiale misterioso riveste tutto quanto si affaccia sulle strade principali di monocromatica tristezza. Il fondo stradale, i marciapiedi, le facciate delle case, i muri di cinta, piante alberi e siepi, recinzioni e cancelli, finestre e portoncini, auto e moto, lampioni e segnali stradali sono diventati grigi come se fossero stati immersi in un enorme cementificio.
Oggi dovremmo chiedere ai signori che depositano montagne di materiale polveroso in VALLE CHIAPPA, transitando ogni giorno con decine di camion sulle strade di San Bartolomeo,  di lavare e ridipingere la nostra città. Ci aspettiamo  provvedimenti del Sindaco che impongano a “lor signori”  di ripulire. Ci aspettiamo di vederli,  la spugna in una mano e nell’altra il secchio pieno di acqua e sapone,  lavare e strofinare muri finestre cancelli fiori foglie cassonetti auto biciclette selciati asfalto…….. fino a ridare  colore alla nostra città.
Purtroppo, il rischio vero è che nessuno verrà a ripulire. Proviamo a capire perché.
La cittadinanza sembra scoprire adesso che la discarica di materiali inerti potrebbe darci qualche problema se manca l’impegno dell’Amministrazione Comunale ad esercitare funzioni di controllo attento e puntuale.
La cittadinanza forse ancora non sa che la discarica FERROVIAL di Valle Chiappa è preceduta da un “non luogo” nel quale vengono stoccati quantitativi enormi di materiale inerte in assenza di quelle prescrizioni di limitazioni, di sicurezza e di impegni risarcitori normalmente previsti negli atti di  autorizzazione di una discarica “ufficiale”. Ma il “non luogo” non è discarica : quindi non serve autorizzazione e non ci sono obblighi da rispettare e oneri da pagare ! Forse pochi sanno che moltissima parte del materiale oggi depositato in Valle Chiappa è, appunto, abbancato nel “non luogo”, fuori dal sito di discarica vero e proprio. Infatti non si distinguono più né delimitazioni né quote.
I cittadini forse ignorano anche altri fatti.
Nel 2004 l’Amministrazione Ragni appena insediata si ritrovò di fronte l’imminente apertura dei cantieri per la costruzione della nuova linea ferroviaria e decise, tra i primissimi atti  adottati, di buttare a mare l’accordo di programma per la sottoscrizione del quale l’Amministrazione Comunale precedente si era faticosamente impegnata, uno strumento che dava forza ai Comuni interessati per definire condizioni a tutela dell’incolumità delle persone, della salvaguardia delle cose e dei luoghi, del risarcimento di danni, consentendo al Comune di San Bartolomeo al Mare di trattare con  ITALFERR e FERROVIAL l’osservanza di misure cautelative nella lunga fase di gestione dei cantieri e del conseguente  transito di automezzi pesanti sporchi e rumorosi sulle strade cittadine, da e per l’autostrada, da e per la discarica.
Adesso chi dovremo chiamare a rassettare San Bartolomeo ?  
Scrutando attentamente sotto la crosta grigia riusciremo a conoscere meglio i  risvolti (sono tanti e sono molto appetibili) di una vicenda lunga e complicata. Proveremo a capirla un po’ alla volta, a puntate.

I consiglieri comunali di minoranza