I ciclisti che circolano in coppia affiancati non infrangono il codice, sentenza PILOTA a Taggia
Il Giudice ha cancellato una contravvenzione da 23 euro che i carabinieri di Santo Stefano al mare avevano elevato a due ciclisti (A.S. e S.N.), sorpresi a circolare affiancati. I fatti risalgono al 30 agosto scorso.
I ciclisti possono liberamente circolare in coppia affiancati, perche’ non commettono alcuna violazione del codice della strada. A stabilirlo, caso pilota in Italia, e’ una sentenza del giudice di Pace di Taggia (Imperia), che ha cancellato una contravvenzione da 23 euro che i carabinieri di Santo Stefano al mare avevano elevato a due ciclisti (A.S. e S.N.), sorpresi a circolare affiancati. I fatti risalgono al 30 agosto scorso, quando due cicloamatori vennero sorpresi, a Riva Ligure, mentre circolavano affiancati sull’Aurelia. I carabinieri li fermarono contravvenzionandoli per la violazione dell’articolo 182 del Codice della Strada.
Secondo i militari, dunque, i ciclisti avrebbero l’obbligo di procedere su un’unica fila. ‘In realta’, sull’argomento si era gia’ intervenuti con una lettera pubblicata dagli organi di informazione locale, proprio lo scorso agosto durante roventi polemiche anche a livello nazionale, riguardanti la fattispecie giuridica – spiega l’avvocato Mario Leone, di Imperia, che difende i due ciclisti – . In quell’occasione, si chiari’ che, contrariamente all’opinione comune e a quanto spesso anche alcune forze dell’ordine ritengono, i ciclisti ben possono viaggiare in doppia fila nei centri abitati e quando le condizioni della circolazione lo richiedono. Anche la giurisprudenza ha confermato piu’ volte tale assunto, previsto proprio dall’articolo 182 del codice della strada’.