Domenica 10 gennaio scatta la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”

7 gennaio 2010 | 12:35
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Domenica 10 gennaio scatta la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”
Domenica 10 gennaio scatta la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”
Domenica 10 gennaio scatta la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”
Domenica 10 gennaio scatta la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”

Nel 2009 sono stati 120 i bambini affidati e solo 20 sono in famiglia. Il Comune da un aiuto un economico di 250 – 300 euro al mese alle famiglie affidatarie (e si prevedono sostegni per avere libri scolastici gratuiti e i buoni mensa).

E’ stata presentata oggi a Palazzo Bellevue la “Giornata di sensibilizzazione all’Affido Familiare”, che si svolgerà domenica a villa Ormond, dalle ore 10 alle ore 17. L’iniziativa nasce da una collaborazione dell’Associazione Progetto Famiglia (ApF) e del Comune di Sanremo – Assessorato ai Servizi Sociali.

“La volontà – dice Nazareno Coppola di Progetto Famiglia – è quella di garantire ad ogni bambino una famiglia. In Liguria e nel basso Piemonte si registrano almeno due richieste a settimana per l’inserimento di un bimbo in una famiglia affidatarie o in una casa famiglia. Come associazione abbiamo 42 famiglie affidatarie disponibili (ma metà sono già occupate) e 12 case famiglie dove vengono destinati minori con problematiche pesanti; mentre nella famiglia affidataria abbiamo una normale coppia di genitori (ma anche dei single), con i loro figli, che accolgono un bambino, massimo due fratelli, nelle case famiglia, che per legge non possono avere più di 5 bambini affidati, abbiamo anche la presenza di un educatore e di un terapeuta per casi difficili. Coloro che non trovano posto in famiglie affidatarie e case famiglia, vengono destinati in comunità educative, che possono accogliere anche più di 5 bambini. I bambini sotto i sei anni per legge possono essere destinati solo presso famiglie affidatarie o case famiglia,ma spesso ciò non si verifica per carenza di disponibilità: ecco il senso della giornata di domenica, trovare famiglie disponibili ad accogliere bambini in difficoltà. Si tratta di bambini che hanno una famiglia, non di orfani. Per legge l’affido massimo può durare due anni ed è prorogabile di anno in anno, cosa che spesso capita. La speranza è che il bambino possa poi rientrare nella sua famiglia naturale. Esiste anche l’affido part-time, per determinate ore giornaliere. All’inizio proponiamo questa formula, che consente di vedere se la famiglia che accoglie è in grado di sostenere l’impegno, cosa che comunque non è facile. Non tutte le famiglie affidatarie devono essere residenti in zona, spesso si utilizzano anche famiglie fuori provincia, anzi in molti casi è necessario, per ragioni determinate dal tribunale dei minori. Può succedere poi che questi bambini vengano adottati. Dipende dal comportamento del genitore naturale, ma anche da ragioni oggettive, come patologie e altri problemi”

“Domenica a Villa Ormond – continua Coppola – saranno allestiti 12 gazebo, con laboratori artistici e musicali rivolti ai bambini. Verrà inoltre presentata la storia di “Pier Paolo Viaggiatore” (iniziativa finanziata da Linea Mediterranea), un personaggio di fantasia, un uccellino che perde la famiglia e inizia un iter di affidamento. Abbiamo presentato il progetto nelle scuole a partire da maggio 2009, lavorando con circa 1500 bambini della provincia di Imperia. L’idea è quella di sensibilizzare il bambino all’accoglienza di un altro bambino, cosa che può creare problemi di convivenza ed accettazione, specie se il bimbo che arriva è straniero o portatore di handicap. Noi ovviamente vogliamo arrivare al genitore e proporre l’iniziativa per trovare famiglie disponibili. Sul posto ci sarà una decina di nostri operatori. Il progetto è nazionale, presto si sposterà anche a Savona e Genova, poi in altre regioni. Chi accetterà verrà seguito da un gruppo di formazione e preparato all’impegno. Poi il Comune verificherà le credenziali della famiglia affidataria e per finire il tribunale dei minori dovrà dare il suo assenso all’affidamento”.
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“Domenica 10 sarà sopratutto una giornata di promozione. Speriamo che i buoni propositi natalizi diventino realtà – commenta l’assessore Giovanni Berrino – Il Comune di Sanremo punta a valorizzare questo progetto, anche per diminuire l’affidamento in comunità educative. L’associazione Progetto Famiglia collaborerà con i nostri assistenti sociali. Nel 2009 sono stati 120 i bambini affidati e solo 20 sono in famiglia (teniamo in considerazione anche altre famiglie che non sono comprese nel progetto da ApF). Ma la famiglia è la situazione migliore per i minori, senza dimenticare i costi degli affidamenti, che per Sanremo al momento sono di circa 1 milione e 300 mila euro all’anno. Il Comune da un aiuto economico di 250 – 300 euro al mese alle famiglie affidatarie (e si prevedono sostegni per avere libri scolastici gratuiti e i buoni mensa). Un bambino in una struttura educativa (Sanremo si appoggia 8-10 istituti, sparsi in Liguria e si stanno cercando nuovi posti) costa 90 euro al giorno, quindi riuscendo ad affidare il minore ad una famiglia, per ogni bambino si libereranno 2000 euro al mese, ovviamente da reinvestire sugli affidatari”.