Agli arresti domiciliari, con la scusa di farsi curare in ospedale ne approfitta per spacciare

10 gennaio 2010 | 13:42
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Agli arresti domiciliari, con la scusa di farsi curare in ospedale ne approfitta per spacciare

Il tunisino, già ai domiciliari per reati inerenti agli stupefacenti infatti, con cadenza bisettimanale al Pronto Soccorso dell’ospedale per farsi curare e, dopo essersi recato in ospedale non tornava immediatamente a casa ma si dedicava allo spaccio

Un immigrato tunisino di 33 anni, Lomrani Mounir, abitante a Sanremo, aveva trovato un ingegnoso stratagemma per spacciare, pur restando agli arresti domiciliari. In pratica, almeno una volta alla settimana, trovava la scusa di sentirsi male per recarsi al pronto soccorso e farsi visitare e una volta uscito dall’ospedale, con tanto di referto medico alla mano, faceva la cresta sul tempo e prima di recarsi a casa, si fermava in centro per spacciare. I carabinieri hanno, come si dice, capito l’antifona, incastrandolo. Con se aveva poche dosi di hascisc e non e’ stato possibile contestargli lo spaccio, ma l’evasione si’. Indagini sono in corso anche per capire di quali ‘acciacchi’ soffrisse il giovane immigrato.