Vessava l’ex amante: chiesti 5 anni per un impiegato del Pra, è accusato di 9 capi di imputazione

Il pubblico ministero Vittore Ferraro ha chiesto 5 anni di reclusione e un risarcimento di 30mila euro alla parte civile, con 10mila euro di provvisionale, nei confronti di un uomo di 44 anni.
Il pubblico ministero Vittore Ferraro ha chiesto 5 anni di reclusione e un risarcimento di 30mila euro alla parte civile, con 10mila euro di provvisionale, nei confronti di un impiegato del Pubblico Registro Automobilistico (Pra), Mauro V., di 44 anni, di Ventimiglia, accusato di nove capi di imputazione – compresi i reati di minacce, ingiuria, rapina, violenza sessuale e privata – nei confronti dell’ex amante, Emanuela T., 40 anni, di Sanremo.
Oggi, in tribunale a Sanremo si e’ svolta la discussione della pubblica accusa, durante la quale sono stati ricostruiti i fatti, che risalgono al periodo tra il 2006 e il 2008. Si parla di una lunga serie di vessazioni, che avrebbero indotto la donna – sposata, la quale stava conducendo una relazione extraconiugale – a presentare una denuncia. L’ipotesi di rapina riguarda un episodio in cui l’uomo (difeso dall’avvocato Alberto Pezzini) le avrebbe strappato di mano il telefonino per leggere i messaggi, ma si parla anche si una serie di aggressioni. Il Collegio ha, poi, aggiornato l’udienza al prossimo 4 marzo per le eventuali repliche e la sentenza.