Scoppia al Festival di Sanremo il caso- Povia: da più parti si chiede l’esclusione del cantante

18 dicembre 2009 | 12:55
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Scoppia al Festival di Sanremo il caso- Povia: da più parti si chiede l’esclusione del cantante

Il Direttore artistico della rassegna canora, Gianmario Mazzi, ha intanto definito il brano” bellissimo, molto struggente, un vero e proprio pugno allo stomaco”

Fa ancora parlare di sé Povia, il cantante romano la cui esibizione al Festival di Sanremo dell’anno scorso divise la critica ed il pubblico dei telespettatori che definirono, da una parte, mielosa, irreale ed omofoba e, dall’altra, dimostrativa del fatto che essere omosessuali non è una condizione irreversibile, la sua canzone “ Luca era gay”, presentata in concorso e giunta seconda. Da quel giorno Povia venne forzatamente etichettato come un artista di destra, omofobo ed oscurantista. Quest’anno dopo la presentazione all’apposita commissione artistica che dovrà valutare quali brani ammettere al Festival di un canzone dedicata all’eutanasia ed al triste caso di Eluana Englaro, morta lo scorso sei febbraio dopo diciassette anni di coma, il giudizio sul cantante si capovolge e Povia diviene un’icona della sinistra e dei sostenitori della legge sul testamento biologico. L’artista romano addirittura si è detto intenzionato a cantare il brano, nella serata precedente quella conclusiva, al fianco del papà di Eluana con lui presente sul palco dell’Ariston. “ L’esibizione del cantante romano potrebbe divenire un fatto di contrapposizione politica” hanno protestato molti tra cui, si dice, anche esponenti religiosi e laici delle gerarchie cattoliche e dell’associazionismo di ispirazione cristiana “ ed il contenuto della sua canzone potrebbe influire in modo non consono alla particolare serietà che la discussione sull’argomento richiede specialmente in un momento in cui da più parti si chiede al Parlamento di licenziare una legge liberale in materia di testamento biologico”. Stamattina quindi le azioni del cantante romano presso la speciale commissione artistica che si sta accingendo a compiere l’ultima cernita relativa alla scelta dei brani da ammettere alla sessantesima edizione del Festival di Sanremo sono da considerasi in calo, anche se, al noto critico musicale del Corriere della Sera Mario Luzzato Fegiz, il Direttore artistico della manifestazione Gianmarco Mazzi, intervistato al Gr1, ha dichiarato, sempre in mattinata, che  “ Povia è un cantastorie moderno impegnato nel narrare temi sociali e che essendo la canzone molto struggente, un vero e proprio pugno nello stomaco, prima di ammetterla od escluderla è necessaria un’approfondita riflessione”. Come nel 2009 dunque anche per l’edizione che si terrà nel prossimo febbraio Povia pare destinato a dividere le opinioni non solo di coloro che di canzonette si occupano professionalmente ma anche del grande pubblico di ascoltatori. Rimane solamente un dubbio su chi sia veramente l’artista romano: un cantautore impegnato o piuttosto un cinico approfittatore che, narrando storie tragiche, mira solamente a farsi pubblicità? Sarà come al solito il tempo galantuomo a darci la risposta.  

Sergio Bagnoli