Pepi Morgia racconta Fabrizio De Andrè

9 dicembre 2009 | 14:27
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Pepi Morgia racconta Fabrizio De Andrè

Tourbook è il libro realizzato dalla Fondazione De Andrè – edito da Chiarelettere – che ripercorre i concerti di Fabrizio De André dal 1975 al 1998 e che da venerdì 4 dicembre si trova nelle librerie.

E’ lo scenografo e light designer Pepi Morgia la voce narrante di Tourbook, il libro realizzato dalla Fondazione De Andrè – edito da Chiarelettere – che ripercorre i concerti di Fabrizio De André dal 1975 al 1998 e che da venerdì 4 dicembre si trova nelle librerie.
Regista di tutti gli spettacoli dell’artista, unico testimone dell’intero suo percorso, per la prima volta Pepi Morgia si racconta e, attraverso i suoi ricordi di regia (ma non solo), introduce il lettore in uno straordinario viaggio di memorie.

Pepi, più giovane di Fabrizio di dieci anni ma così vicino a lui per quella timidezza che diventa una peculiarità per entrambi e che li fa sentire "fratellini", rievoca un lungo percorso ricco di suggestioni, concerti, affetti.
Dalla prima data della Bussola del ‘75, al tour con i New Trolls e la PFM, al lavoro nel teatro con ritmi così diversi da quelli delle piazze e dei palasport, al fascino dei mimi e del circo: un susseguirsi di immagini inedite, manoscritti, schizzi di palchi, allestimenti, scenografie.

Tutte studiate nel dettaglio, con la cura e l’attenzione di chi affida ai propri occhi un ruolo determinate."Fabrizio si fidava delle orecchie di Dori e dei miei occhi – ricorda Pepi – dopo le nostre rassicurazioni si poteva alzare il sipario".
E la musica aveva inizio. Perché i brani non solo si ascoltano ma “si vedono”. "Ragionavamo a lungo su ogni nuova idea da sviluppare in scena – continua Pepi Morgia – e ogni appuntamento con Fabrizio (e con questo intendo dire ogni palco) era di irripetibile bellezza”.

Pepi Morgia è il filo conduttore di Tourbook anche perché ha indicato alla curatrice Elena Valdini, la quale per la giovane età non ha mai partecipato ad alcun concerto di De André, tutti coloro che hanno avvicinato il cantautore negli anni compresi dal ’75 al ’98: dai produttori (Adele Di Palma, Bruno Sconocchia e Maurizio Salvadori), ai musicisti (Mark Harris, Michele Ascolese, Pier Michelatti e Giorgio D’Adamo); dai tecnici del suono e delle luci, ai supporter (tra cui Eugenio Finardi nella prima tournée del 1975/‘76), per arrivare agli artisti circensi che sempre più spazio hanno trovato nelle esibizioni degli anni Novanta.

Elena Valdini scopre i nomi, i luoghi e gli aneddoti di tutte le date. Ed è proprio da qui che nasce il racconto di ogni tour (capitolo) che, a sua volta, si lega ai ricordi di personaggi di spicco della cultura italiana:Paolo Poli, Diego De Silva, Mario De Luigi, Stefano Benni, Cesare G. Romana, Marco Pannella, Antonio Ricci, Roberto Galanti, Giorgio Gori…
Sono proprio loro che, avendo assistito ad una o più esibizioni, permettono al lettore di moltiplicare i punti di vista nel ricordo della medesima esperienza.

Dunque un libro nel libro, realizzato con pagine grandi e piccole, dove le prime rappresentano lo spazio della scoperta in cui trovano posto tutti i ritratti di un Fabrizio De Andrè davvero sconosciuto e dove le seconde – le pagine piccole – racchiudono il punto di vista dei testimoni del tempo.  La Fondazione Fabrizio De André propone Tourbook insieme a un’inedita versione di “La canzone di Marinella”, eseguita la sera del debutto alla Bussola il 15 marzo 1975 e scaricabile gratuitamente on line grazie al codice contenuto all’interno del volume.